Vetreria Gamberini, un’arte Incredibol

La storica attività premiata fra le start up. È guidata dalla 24enne Camilla Cevolani che si occuperà anche di restauri in San Petronio

Camilla Cevolani, 24 anni, guida la vetreria con Sofia Malavasi, 22 anni

Camilla Cevolani, 24 anni, guida la vetreria con Sofia Malavasi, 22 anni

di Benedetta Cucci

Viene davvero sempre da esclamare Incredibol!, quando si leggono i nomi delle start up nel campo delle industrie culturali e creative, che il progetto regionale omonimo premia da undici anni. Succede perché spesso sono realtà sommerse, relative a una nicchia professionale, ma estremamente operosa. E’ il caso della Vetreria d’arte Gamberini di Camilla Cevolani, in via della Ghisiliera 18a, che progetta, crea e restaura vetrate artistiche, valorizzando l’antica tecnica di lavorazione delle dalles de verre. Cevolani, 24 anni, bolognese, ha studiato al liceo Artistico Arcangeli, diplomandosi nel 2017, e solo 5 anni dopo è pronta a firmare un impegno di lavoro che la porterà a restaurare dal prossimo anno, tre vetrate a rulli (comunemente chiamate a fondo di bottiglia) rilegate a piombo di San Petronio. Lavorerà in tandem con l’altra vetreria bolognese Studio Fenice, che si occuperà invece di due rosoni dipinti. Certo che le parole start up e vetreria artistica lette vicine fanno un po’ strano in questi tempi digitali. E per di più se dietro c’è una giovane di 24 anni che ha come collaboratrice un’altra professionista di 22 anni (Sofia Malavasi), il pensiero è che non tutta la bellezza è perduta. In questo caso, almeno la storia di una tradizione, che Camilla ha ricevuto da Gabriele Gamberini, il precedente proprietario, figlio di quel Raffaele che nel 1965, dopo 20 anni di lavoro da Vitras di Cenni e Campiani, aprì la sua bottega.

Nella lista dei vincitori Incredibol! (il cui contributo per dieci realtà regionali è di 120mila euro) ci sono altre quattro start up bolognesi. C’è la libreria indipendente, La Confraternita dell’uva di Giorgio Santangelo che , tra presentazioni, degustazioni enologiche e manifestazioni, ha saputo traghettare il concetto di regno dei libri in una dimensione ultra contemporanea, permettendone il successo. Inoltre Francesco Cavasinni, che con il suo OL Studio si occupa di composizione e produzione musicale a 360 gradi; Corrado Iuvara con Korelab, attivo nella post-produzione audiovisiva che fa montaggio, color grading e servizi di laboratorio per cinema e tv, sfruttando le nuove possibilità di lavoro da remoto; Elena Guidolin, membro di Collettivo Franco attivo nella grafica e comunicazione con finalità inclusive. Fra i premiati anche Next Chess Level di Alessandro Franco, progetto per la creazione di un nuovo gioco da tavolo, sia in forma fisica che digitale e l’ampliamento di una rete di tornei già esistente che include tutti i giochi ‘della mente’.

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