
Don Massimo Vacchetti
Spiritualità e meraviglia si intrecciano, perché la Mater Dei, che collega la città ai più importanti santuari Mariani dell’Appennino, diventa un cammino giubilare. Significa che percorrendola è possibile ricevere l’indulgenza, ovvero il perdono divino della colpa. Si ha così quella che il cardinale Matteo Zuppi ha definito "la possibilità di vivere il sacramento della riconciliazione, passando dalla rassegnazione alla speranza".
A Roma si ottiene pellegrinando verso una delle quattro Porte Sante, diventate cinque perché papa Francesco ha aggiunto quella del carcere di Rebibbia. Ed è stato proprio il pontefice a chiedere alle diocesi di individuare i propri luoghi giubilari. Così, quella di Bologna ha indicato il percorso della Mater Dei, lungo circa 157 chilometri, che attraversa dieci santuari, "ovvero dieci indulgenze – precisa don Massimo Vacchetti della Diocesi di Bologna –. Arrivati all’ultimo santuario, una volta ritornati alla città, tutto ha un volto nuovo, perché sono gli sguardi ad essere nuovi".
Camminare insieme – espressione cara a Francesco –, da Bologna e i suoi colli, attraversando la Val di Zena (Pianoro) verso il Monte delle Formiche. Il cammino si dirige verso l’area di Monte Bibele (Monterenzio), passando per i punti di rilievo di Loiano e Monghidoro, per il lago naturale di Castel dell’Alpi e, attraversando San Benedetto Val di Sambro, si getta in Toscana, nel borgo di Bruscoli.
I santuari di Boccadirio, Ripoli e Montovolo, assieme al suggestivo Monte Catarelto, fanno da cornice alla seconda parte del cammino, tra i paesaggi di Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Grizzana Morandi e Vergato. Il paesaggio diventa un fedele compagno di viaggio, "durante il cammino si esplora la ricchezza del territorio ripristinato, tra i più colpiti dall’alluvione – spiega la sindaca di Lizzano, Barbara Franchi –. Abbiamo lavorato per una valorizzazione ambientale, sostenibile ed economica dell’Appennino".
Secondo Andrea Babbi, presidente di Petroniana Viaggi, rappresentante di Mater Dei: "Il cammino è edificante, abbiamo voluto lanciare la conoscenza della nostra montagna attraverso un progetto di valorizzazione del territorio e di scoperta dei santuari".
Dal 31 maggio al 2 giugno, inoltre, sul Monte Bibele, tappa del percorso, si svolgerà il festival dei camminatori Yunka, una tre giorni di escursioni, workshop, yoga e sport.