Bologna, via Begatto contro il degrado. "Tossici a ogni ora, siamo stremati"

Il condominio chiede aiuto al Comune

Un residente nell’angolo del degrado tra i civici 20 e 22

Un residente nell’angolo del degrado tra i civici 20 e 22

Bologna, 19 marzo 2018 - «Non ne possiamo più, non sappiamo più cosa fare, siamo stremati, l’amministrazione ci dia una mano». Il grido d’aiuto arriva dal condominio di via Begatto 20. Che ha inviato al Comune, con tanto di relazione di un ingegnere, una proposta di intervento sotto al portico: il posizionamento un ritegno metallico anti degrado, accoppiato al livellamento del marciapiede da effettuare attraverso la spianatura dei due gradini che portano all’ingresso.

Il motivo è presto detto. «In quell’angolino, sotto l’effige della Madonna – spiega Mirko Zappoli, amministratore di condominio del civico 20 –, seduti su quei gradini, da tempo diverse persone fanno di tutto: bivaccano, si bucano e nessuno fa niente. E non parliamo dei bisognini per strada. Addirittura – continua Zappoli – utilizzano il vano di un contatore della luce per appoggiarci tutto il necessaire».

Scene di degrado alla luce del sole praticamente in zona universitaria, mentre passano mamme e bimbi. «Io ho già presentato un esposto alla presidente di Quartiere, Rosa Amorevole, che conosce il problema, c’è stato un incontro l’autunno scorso. Ma non abbiamo saputo più niente. Ho fatto un esposto anche alla Questura, ma niente – sottolinea amareggiato Zappoli –, ancora non cambia nulla. In attesa che il Comune ci dia l’ok definitivo per il ritegno metallico, ne abbiamo messo una provvisorio, hanno acconsentito. Ma serve più prevenzione».

Il condominio conta sette appartamenti, tutti hanno appoggiato la richiesta della ringhiera. Tra i proprietari c’è anche Lalla Bertocchi, anche lei esasperata dalla sporcizia provocata dai bivacchi. Oltre a siringhe e schizzi di sangue, documentati da diverse foto. «Abbiamo chiesto di eliminare quei gradini perché non se ne può più. Ci vuole uno scivolo, continuano a sostare di giorno e di notte» spiega la signora Bertocchi. Tra gli abitanti anche Luigi Sapia, che non a caso sta cercando un altro appartamento. «Visto il degrado forse è meglio cambiare – spiega –. Le forze dell’ordine se le chiami nemmeno vengono, si deve avere paura, una volta la mia ragazza si è dovuta barricare in casa mentre queste persone litigavano sotto al portico. E poi una ringhiera del genere – conclude – a cosa può servire? Bisogna intervenire».

Sul tema è in pressing la Lega, con Lucia Borgonzoni. «Via Begatto è uno dei tanti, troppi, angoli della città, abbandonati di fatto dall’amministrazione – spiega la neosenatrice –. Assurdo è costringere i cittadini a doversi adoperare in prima persona per escogitare soluzioni, che dovrebbero essere frutto invece dell’operato di controllo del comune. Non si può pensare che siano i condomini a dovere fronteggiare i tossicodipendenti. Chiederò maggiori controlli, le pattuglie andrebbero affiancate da operatori legati alle dipendenze».

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