Degrado in via Boldrini a Bologna, maxi controlli contro lo spaccio

Servizi della polizia nella zona della stazione. Coinvolto anche il Reparto mobile, per contrastare le aggressioni agli agenti

Bologna, 23 settembre 2022 - Servizi ad alto impatto per ripristinare la sicurezza in via Boldrini e dintorni. Li ha disposti il questore Isabella Fusiello, rispondendo così concretamente alle lamentele di residenti e lavoratori della zona, di cui il Carlino si è fatto portavoce, espresse anche attraverso più esposti presentati nell’ultimo periodo alla polizia. La prima ‘uscita’ di una task force composta da agenti delle Volanti, del Reparto mobile, della Polizia amministrativa e dei Cinofili, mercoledì pomeriggio, coordinata dal dirigente della Pas Vincenzo Frontera, ha portato all’arresto di uno spacciatore, a sequestri di droga anche a carico di ignoti e all’identificazione di duecento persone, oltre al controllo di dodici locali. Uno dei quali sarà sottoposto a sospensione dell’attività in base al 100 Tulps, perché base di spaccio di un nigeriano trentaduenne, finito in manette in flagranza anche per aver opposto resistenza a pubblico ufficiale.

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I controlli della polizia in via Boldrini
I controlli della polizia in via Boldrini

"Abbiamo deciso l’impiego del Reparto mobile – spiega in proposito il questore Fusiello – proprio per tutelare l’incolumità dei poliziotti delle Volanti che, nel corso del loro lavoro di controllo del territorio, spesso rimangono vittime di aggressioni molto violente da parte di soggetti provocatori e aggressivi".

L’attività di controllo a tappeto, che verrà ripeduta periodicamente, interessa tutta la zona limitrofa alla stazione. E dunque, oltre a via Boldrini, anche il parco della Montagnola, piazza XX Settembre, galleria 2 Agosto, viale Pietramellara e via Amendola. Proprio qui, l’altro pomeriggio, durante un controllo in un bar è stata riscontrata l’attività di spaccio che ha portato all’arresto del trentaduenne nigeriano. L’uomo aveva nascosto 6 grammi di hashish in un portatovaglioli e la sua responsabilità è stata accertata attraverso l’analisi delle telecamere del locale, che hanno ripreso i movimenti del pusher. "A dimostrazione – ha sottolineato Fusiello – dell’utilità dei sistemi di videosorveglianza". Per questo, la polizia sta valutando la chiusura temporanea del bar. La sostanza è stata trovata grazie al fiuto del segugio Avana, in forza all’unità cinofila della polizia. Che è riuscito a scovare, in Montagnola, altri 22 grammi di hashish, sequestrati a carico di ignoti, e 2 grammi di cocaina.

Il controllo nel parco della Montagnola si è svolto cinturando prima tutta l’area, evitando così eventuali fughe di presenti. Dei 200 identificati, ben 62 avevano precedenti, penali o di polizia. Una buona parte extracomunitari, con pendenze proprio legate allo spaccio. Dodici persone sono state accompagnate n in Questura per accertamenti, perché irregolari o addirittura ancora sconosciuti in Italia perché approdati a Lampedusa pochi giorni fa. Quattro sono stati messi a disposizione dell’Ufficio immigrazione. Infine, la polizia amministrativa ha controllato dodici bar della zona.

"Il nostro obiettivo – ha spiegato il questore – è riportare a livelli di vivibilità queste zona dove sono stati segnalati degrado e spaccio, migliorando la percezione di sicurezza dei cittadini. Si tratta di un’attività già intrapresa in Bolognina, e che certo non abbandoneremo, allargandola alla zona della stazione, dove negli ultimi giorni è stata denunciata anche una violenza sessuale e dove il problema più significativo è sicuramente lo spaccio. Così la Montagnola, che non deve tornare a essere quello che era prima. Noi ci siamo e ci saremo sempre, per dare sicurezza ai cittadini".

 

 

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