Via Corazza dice addio alla rotonda fantasma

Stralciato dal progetto del Passante anche lo svincolo autostradale. Mazzanti (Commissione Mobilità): "Troveremo una soluzione diversa"

di Luca Orsi

"In via Corazza non sarà realizzata alcuna nuova rotonda". Claudio Mazzanti – presidente della commissione mobilità e lavori pubblici in Comune, già assessore al traffico – getta acqua sul fuoco delle polemiche sollevate sul Carlino da un gruppo di residenti in zona Croce Coperta.

L’ipotesi di un nuovo svincolo autostradale in via Corazza, previsto da Autostrade nel progetto definitivo del Passante di mezzo, "sarà stralciato e non comparirà nel progetto esecutivo sulla base del quale saranno affidati i lavori" del Passante.

Il timore dei cittadini è che la ‘rotonda fantasma’, pensata a circa 200 metri dall’uscita 6, finisca sì per alleggerire la 6, ma scaricando tutto il traffico nella zona di Croce Coperta, senza alcuna utilità.

Da tempo, assicura Mazzanti, insieme con l’assessora Valentina Orioli "stiamo lavorando insieme con i tecnici di Autostrade per arrivare a una soluzione diversa, che preveda l’eliminazione della rotonda di via Corazza".

"Abbiamo condiviso le preoccupazioni dei cittadini su via Corazza fin dallo scorso mandato – conferma la Orioli –. Il tema è alla nostra attenzione e stiamo lavorando per trovare una soluzione che ci permetta di risolverlo positivamente".

La soluzione alternativa è possibile tenendo conto del concomitante progetto di ampliamento della A13 da parte di Autostrade.

Si è trattato di pensare come riuscire a servire la zona industriale, Castel Maggiore e Corticella "autonomamente dall’uscita 6, che oggi assorbe tutto il traffico, non solo merci, ma anche residenziale", spiega Mazzanti.

Il Comune, aggiunge il consigliere pd, "ha posto sul tavolo l’ipotesi di avere un’uscita intermedia fra Interporto e l’attuale uscita 6". Da qui l’idea originaria di Autostrade dello svincolo di via Corazza.

Ai tecnici di Autostrade, afferma Mazzanti, "abbiamo subito avanzato un’obiezione: lo svincolo e l’uscita su via Corazza avrebbe scaricato tutto il traffico dentro la zona industriale di Corticella, risolvendo solo in parte il problema".

Con questa soluzione, infatti, chi per esempio vuole raggiungere la zona industriale di Castel Maggiore "finisce per utilizzare la viabilità ordinaria intasando di traffico ambiti abitati".

Autostrade, assicura Mazzanti, "ha accolto le nostre perplessità e ha elaborato una soluzione alternativa". Si sta quindi ragionando sull’ipotesi di realizzare "una complanare, attaccata alla A13, con un’uscita dedicata che serva tutto il polo industriale della zona, non soltanto l’Interporto, la cui connessione sarebbe via Aposazza". Un’alternativa potrebbe essere "un’uscita autonoma sulla A13, che non interessa la Tangenziale".

In ogni caso, precisa Mazzanti, l’ipotesi della rotonda di via Corazza "non sarà più presa in considerazione da Autostrade e quindi non comparirà nel progetto esecutivo" del Passante di mezzo.

I lavori per il Passante – che prevedono l’ampliamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna – partiranno nella seconda metà del 2023 e avranno (al netto di sempre possibili e oggi imprevedibili ritardi) una durata stimata in 55 mesi. L’intervento in sé costerà 1,5 miliardi di euro, ma con le opere aggiuntive l’investimento lievita a circa 2,3 miliardi.

Uno dei primi punti interessate dalle ruspe sarà proprio lo svincolo 6, quello di Castel Maggiore. Assieme anche agli svincoli 3, 4 e 5, è infatti la prima tratta di tangenziale e autostrada (versante Nord) che si incontra leggendo il piano dettagliato dei primi mesi del cosiddetto ‘Anno 1’, cioè l’intervallo 2023-2024.

Nei primi due anni di cantieri verranno subito affrontati i lavori del sottopasso ciclopedonale di via del Triumviato e del viadotto di via Agucchi, mentre i lavori del sottovia di via Zanardi dovrebbero sconfinare fino al terzo anno.

Importanti anche le realizzazioni del sottovia Corticellia (13 mesi tra i primi due anni), del sottovia Erbosa e soprattutto del viadotto autostradale al Navile, i cui lavori dovrebbero partire a fine 2024 per terminare poco più di un anno dopo, in linea con i lavori al sottovia Erbosa.

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