Bologna, 3 agosto 2022 - Via D'Azeglio bloccata, questa mattina, da oltre 300 sindacalisti di base. Bastoni e bandiere legate insieme in vere e proprie barricate fra via le vie D'Azeglio e delle Tovaglie, davanti al Tribunale del riesame. Il motivo, è che oggi l'Aula si esprimerà sulla convalida degli arresti domiciliari dei dirigenti, quattro esponenti di Si Cobas e due di Usb, disposti dalla Procura di Piacenza.
I manifestanti così, in attesa della pronuncia, hanno bloccato la strada in solidarietà ai propri dirigenti. L'accusa è di associazione a delinquere, violenza privata, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio, reati che sarebbero avvenuti in occasione degli scioperi nei magazzini della logistica di Piacenza avvenuti tra il 2016 e il 2021.
Le sigle, però, li difendono a spada tratta. Sono "compagni che ci hanno insegnato ad alzare la testa, ha riportato la dignità sui posti di lavoro, hanno fatto sì che la classe operaia vada a lavorare a testa alta e non a testa bassa". Secondo loro, tutta la vicenda sarebbe "un'operazione repressiva che intende infangare e screditare il sindacalismo conflittuale nel suo insieme, strumentalizzando singoli episodi, evitando di contestualizzare e narrare le pessime situazioni di lavoro esistenti nel settore logistico". L'ampia rappresentatività sindacale viene letta dalla Procura quale "elemento ricattatorio, gli scioperi e le proteste negli anni poste in atto sono letti come richieste estorsive".
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