Via De’ Carbonesi a Bologna, il deserto della domenica: il ‘TDays’ è un flop

Pochissime persone a passeggio nella strada pedonalizzata in via sperimentale dal Comune

Via de' Carbonesi, a Bologna, domenica 7 maggio con tutti i negozi chiusi (FotoSchicchi)

Via de' Carbonesi, a Bologna, domenica 7 maggio con tutti i negozi chiusi (FotoSchicchi)

Bologna, 8 marzo 2023 – Il sabato, forse, con i negozi aperti, una passeggiata in via De’ Carbonesi ci scappa pure. Ma la domenica, con tutte le serrande giù, la via fresca di sperimentazione pedonale è un deserto.

Da un mese il Comune ha deciso di chiudere alle auto la strada, per tentare una sorta di mini ‘T-Days’ anche in questa zona della città.

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Il risultato, però, non sembra quello sperato. Il dato di fatto incontrovertibile, a dispetto delle belle giornate di sole estivo di questo weekend, è che la folla che ha riempito tra sabato e domenica il centro ha del tutto snobbato via De’Carbonesi.

Così come accaduto nelle scorse settimane. Banalmente, perché le attività erano chiuse tutte (ad eccezione di un ristorante) e non c’era nulla da fare.

Se sabato, con i negozi aperti, qualcuno (poche persone rispetto ai tantissimi che invece erano a spasso nella T tradizionale) si è affacciato oltre via Farini per una passeggiata a guardare le vetrine, ieri mattina la strada, nel tratto tra via D’Azeglio e via Tagliapietre, si presentava del tutto vuota, fatta eccezione dei pochissimi che, per motivi ‘logistici’, si trovavano a passare di lì.

Nella nota in cui Palazzo D’Accursio annunciava la sperimentazione, era spiegato che l’obiettivo era di "promuovere la mobilità pedonale e ciclistica, migliorare la vivibilità della strada in favore degli abitanti, tutelare l’ambiente sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico, acustico e delle vibrazioni, tutelare la sicurezza dell’utenza debole (pedoni, ciclisti, bambini, anziani, disabili), aumentare l’appetibilità del tessuto commerciale, e più in generale l’attrattività turistica grazie a una migliore fruibilità e godibilità della strada e alla valorizzazione degli aspetti culturali e storico-architettonici dell’area". Se quindi dal punto di vista dei residenti l’obiettivo della tranquillità è stato centrato, la scelta non sembra invece aver generato quella ‘attrattività turistica’ e quel beneficio alle attività commerciali che si voleva raggiungere.

E, anzi, con un effetto domino, la chiusura al traffico (compresi i mezzi pubblici) ha provocato disagi nel resto della città.

In particolare nella già disgraziata via Irnerio, dove il weekend le code per immettersi al parcheggio di piazza VIII agosto arrivano da via del Pallone fino ai viali, il concerto dei clacson degli automobilisti in fila allieta a tutte le ore residenti, turisti e commercianti.

Nei mesi scorsi, ad opporsi fortemente alla scelta di pedonalizzare via De’Carbonesi erano state le opposizioni, in primis Fratelli d’Italia e Lega. "Secondo noi questa scelta è sbagliata – aveva detto il capogruppo di FdI in consiglio comunale Stefano Cavedagna –, non trova l’adesione della maggioranza dei residenti: non si faccia un ulteriore danno ai cittadini e ai commercianti della zona". Una battaglia portata avanti anche per non "spaccare la città in due: lato est e lato ovest vengono separati e la circolazione sui viali viene appesantita".

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