Bologna, 18 maggio 2023 – Le transenne rosse della polizia sbarrano l’ingresso di via del Paleotto mentre il Savena, poco distante, si gonfia e fa paura. La stessa paura che si legge negli occhi di chi abita nella primissima parte della strada, a ridosso del ponte che la collega con via Andrea Costa.
Ieri mattina, con un’ordinanza, il Comune ha intimato l’evacuazione di seminterrati ed edifici dal civico 1 al civico 9/A. E allora ecco che Polizia locale e volontari della Protezione civile hanno sbarrato l’ingresso, lasciando libero il passaggio solo ai residenti che dovevano tornare nelle loro abitazioni per raccogliere le ultime cose. Intorno all’ora di pranzo, alcune unità sono già state evacuate.
"Non sappiamo come comportarci – la casa di Lara si trova a pochissimi metri dal ponte del Paleotto – il fiume è quello che è. Io abito al primo piano e, fortunatamente, non ho subito danno. Ci hanno detto di spostare le macchine e, laddove possibile, lasciare comunque le nostre case. Io sto andando avanti e indietro cercando di capire cosa fare, non nego di avere paura perché la situazione è al limite".
Tante le persone che, anche solo per qualche secondo, si fermano a guardare, attonite, la piena del Savena. Che non lascia spazio alle parole.
"Sono fuori casa – racconta Alfonsa, residente in via del Paleotto – dalle 22.30 di ieri sera (martedì, ndr ) e non so ancora se posso tornare o meno. Prima sono andata a fare altre due valige di vestiti, le ho appoggiate da un’amica che abita al terzo piano del mio palazzo. Fortunatamente, la mia casa non ha subito danni, mentre cantine e garage sono tutti allagati. In via precauzionale, essendo il Savena molto alto, non ci fanno rientrare. Io sto cercando un albergo dove passare queste notti, almeno finché la situazione non migliora. Abbiamo paura, se il Savena rompesse gli argini saremmo completamente travolti".
Ma il dramma e l’attesa non si fermano a via del Paleotto dove è un via vai di poliziotti e volontari della Protezione Civile. Il caos regna anche tra gli edifici – quelli a ridosso del Savena – di via Andrea Costa. Ed è proprio qui che Natascia e Annamaria raccontano di una situazione disperata e confusa. "Ci hanno intimato – le loro parole – di lasciare le nostre abitazioni a causa di possibili cedimenti strutturali del palazzo. Non sappiamo cosa fare, sinceramente, perché possiamo restare ma c’è il rischio che l’edificio crolli. Abbiamo comunque preparato i bagagli nel caso la situazione dovesse peggiorare, stiamo aspettando di capire come si evolve l’ondata di maltempo, poi agiremo di conseguenza".