
Beppe Boni
Bologna, 7 settembre 2014 - RENZI ha presentato il fascicolo ‘buona scuola’ che introduce il criterio del merito per l’avanzamento e la definizione degli scatti di stipendio con un aggiornamento obbligatorio per i docenti. Lo estenda a tutti i ministeri.La riforma tenga conto della professionalità e nella pubblica amministrazione si taglino gli incapaci che vivacchiano con l’anzianità di servizio. Antonio De Marco, Ferrara
Risponde il vicedirettore del Resto del Carlino Beppe Boni
LA PROMESSA fatta da Matteo Renzi sulla scuola è una rivoluzione copernicana. Ma deve essere il punto di partenza non quello di arrivo. Larga parte della pubblica amministrazione va rivista nei meccanismi di avanzamento, nelle regole premiali, nella valutazione delle capacità. Ci sono casi scandalosi. Nella Regione Emilia Romagna, per esempio, ogni anno vengono distribuiti meccanicamente premi a pioggia e sempre al massimo dei coefficienti per quadri alti e medio alti. Negli enti pubblici, statali e non, difficilmente si valutano qualità del lavoro e produttività. Fate un giro in certi uffici di Regioni e Province e capirete. Ovvio che non vale per tutti. Accanto a dipendenti che difficilmente a sera sono stanchi per il lavoro svolto ci sono ottimi impiegati e manager. Ma i fannulloni rischiano di screditare anche gli onesti. beppe.boni@ilcarlino.net