Le criticità della strada provinciale 7 Idice, a Monterenzio, arrivano in Prefettura con l’esposto presentato da Fratelli d’Italia e Uniti per l’Alternativa dopo che, pochi giorni fa, il sindaco Davide Lelli aveva evidenziato come i lavori di Città Metropolitana e le istituzioni siano in stallo. "Dopo gli eventi alluvionali di maggio 2023 che, fra le altre cose, hanno causato l’interruzione della sp7 nel tratto tra il chilometro 17 e il 17+300, spaccando di fatto in due il paese di Monterenzio, la Città Metropolitana ha provveduto unicamente ad effettuare i lavori necessari alla parziale riapertura della strada provinciale suddetta, nella quale, ancora ad oggi, si gira a senso unico alternato" accusano Marta Evangelisti, capogruppo Fratelli d’Italia in Regione, Alessandro Sangiorgi, coordinatore FdI Unione Savena Idice, Angela Bertoni, capogruppo Uniti per l’Alternativa in Città Metropolitana e Alessandro Santoni, consigliere Uniti per l’Alternativa.
Le opposizioni politiche aggiungono: "Ad oggi, infatti, le opere di messa in sicurezza del versante della montagna che sovrasta la sp7, con conseguente completo ripristino della normale viabilità, non sono ancora ultimate. A nulla sono valse le richieste e le sollecitazioni fatte in precedenza né l’ordine del giorno depositato in Città Metropolitana da febbraio 2024 dai consiglieri Bertoni e Santoni, votato all’unanimità, con il quale si chiedeva di riprendere i lavori di messa in sicurezza nel mese di marzo al fine di dare ultimazione a tutti gli interventi di messa in sicurezza lungo la sp7 – Idice nel più breve tempo possibile e comunque entro la fine del 2024".
In conclusione per la Evangelisti, Santoni, Sangiorgi e Bertoni: "Si può dunque tranquillamente asserire che i ritardi della Città Metropolitana non solo siano ingiustificati, ma anche dannosi per i residenti stessi del Comune di Monterenzio e per coloro che risiedono nei comuni limitrofi. Per tale motivo abbiamo deciso di depositare un esposto in Prefettura, al fine di capire e valutare l’esistenza di eventuali mancanze e/o responsabilità da parte dell’amministrazione della Città Metropolitana di Bologna in merito a ritardi / omissioni nella messa in completa sicurezza della sp7".
Come aveva già sottolineato lo stesso sindaco Lelli: "Non posso accettare che, dopo oltre un anno, nulla sia cambiato. La strada non è sicura e la condizione di precarietà in cui versano i cittadini che la percorrono è intollerabile.
Non si tratta solo di una questione di viabilità limitata, ma di una vera e propria emergenza legata alla sicurezza".
Zoe Pederzini