Via Libia Bologna, il cantiere preoccupa. "Sarà un inferno. Perché 4 mesi?"

Commercianti allarmati: " Meno clienti in giro". Ma tutti concordi: "La sistemazione andava fatta"

Lavori in via Libia a Bologna (foto Schicchi)

Lavori in via Libia a Bologna (foto Schicchi)

di Francesco Moroni Una mamma, con la mascherina sul viso, cammina lungo il ponte sotto al sole, in pieno pomeriggio, tenendo per mano i figli. Si sta recando al Lidl per fare la spesa, sfruttando il grande cavalcavia che supera la ferrovia e, da arteria fondamentale quale è, collega San Donato alla Cirenaica. Come lei sono tantissimi i bolognesi che ogni giorno percorrono a piedi, in auto o in moto via Libia e, con i lavori strutturali pronti a partire la prossima settimana che lasceranno aperto al transito soltanto uno dei due marciapiedi, l’impasse sembra dietro l’angolo. Non solo residenti, però, perché le lamentele e le segnalazioni di disagi arrivate dopo l’annuncio del cantiere di quattro mesi – per la messa in sicurezza della struttura, da tempo tenuta sotto controllo – sono tante e variegate. Commercianti, studenti fuori sede, anziani: il ponte di via Libia è uno snodo fondamentale e chiuderlo fino all’autunno ha già fatto balzare tutti sul posto. Il traffico? Inutile parlarne. Ieri alle 17, orario di punta, le macchine non si contavano nemmeno. Basta poco per creare rallentamenti e la testa va subito a lunedì prossimo, quando tutto verrà stravolto in maniera ancora più significativa. C’è chi è preoccupato per gli affari e per l’aspetto commerciale, come Annalisa Cevenini, che lavora al mercato della Cirenaica: "Bisogna vedere se le persone verranno lo stesso, dovendo compiere un tragitto molto diverso, o se invece sceglieranno un’altra opzione a loro più congeniale – sottolinea la commerciante –. Purtroppo temo che le conseguenze si vedranno e, anche se ovviamente è giusto rimettere in sesto un ponte, quattro mesi sembrano davvero troppi". Tutti, ma davvero tutti, pur sottolineando la positività dell’intervento, non riescono proprio a capacitarsi di una tempistica così lunga. La pensa così anche Fausto Corona, titolare del noto pub Wolf, all’angolo con via Massarenti: "Sicuramente ci sarà meno affluenza – commenta –, dovremo farci i conti perché via Libia è una strada fondamentale, trafficata da tantissime persone, e gli effetti non saranno trascurabili. Credo che a farne le spese sarà soprattutto via Rimesse, mi viene però in mente una cosa: ho letto che, entro fine anno, partiranno anche i lavori al ponte di San Donato. Non era meglio concentrare i cantieri in un unico periodo?". C’è anche, infatti, chi è preoccupato per l’intera viabilità della zona, già messa a dura prova dal marasma di regole e sensi unici, come Daniele Rossi: "Menomale che rimettono a posto il ponte, mi viene da dire. Però spesso si fanno questi grandi interventi simbolici e si dimenticano tanti altri punti importanti, come le strade più piccole o secondarie. Alcune sono in condizioni pietose, mentre si guida sembra di stare sulle montagne russe e, anche se saltano meno all’occhio di un ponte, meriterebbe attenzione e manutenzione". Infine, Daniele Parisi, romano emigrato a Bologna, aggiunge: "Sicuramente tante persone subiranno un disagio, quattro mesi non è una cosa da poco. Io, però, sono abituato al traffico della Capitale: per me questo è niente". In Cirenaica, però, vivace realtà appena fuori le mura, la musica è completamente diversa e c’è chi è pronto a scommettere: "A settembre, con la riapertura delle scuole, sarà un inferno".
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