Bologna, coprifuoco in via Petroni. La movida si sposta in piazza Aldrovandi

Altre due multe sabato sera dopo l'ordinanza del Comune che impone la chiusura dei locali a mezzanotte

Piazza Aldrovandi invasa dai ragazzi

Piazza Aldrovandi invasa dai ragazzi

Bologna, 19 novembre 2018 - E poi venne il sabato. Dopo l’emanazione della nuova ordinanza in via Petroni, provvedimento che obbliga i locali che vendono alcolici a chiudere massimo entro mezzanotte, il vero banco di prova per il cambiamento nei ritmi della movida è andato in scena due sere fa: una via strapiena, ‘murata’ come direbbe qualcuno, dove centinaia e centinaia di avventori sono rimasti a bere e chiacchierare anche dopo la chiusura.

I controlli della polizia municipale non sono mancati: intorno a mezzanotte e 15, un ragazzo è stato sorpreso a uscire dal tabaccaio all’inizio di via Petroni con una birra. Gli agenti lo hanno subito identificato e, dopo essere entrati nel locale, hanno elevato una sanzione da 400 euro per aver infranto l’ordinanza. L’attività all’angolo con Piazza Verdi, però, è stata colpita anche da un secondo provvedimento: la zona ristoro infatti, separata da quella dei tabacchi, secondo la municipale sarebbe rimasta aperta anche dopo la mezzanotte. Il titolare Angelo Virtù, invece, «assicura che la parte del bar fosse chiuse e coperta da un separè al momento della sanzione», e pertanto dichiara di voler fare ricorso.

Parallelamente, il Balanzone andrà avanti con l’esposto contro l’amministrazione. Dopo però la prima multa subito incassata, il locale di Max Bolelli ha rispettato e rispetterà l’ordinanza. Tornando alla serata e alle conseguenze dell’ordinanza, il sistema per arginare lo stop forzato è semplice: appena qualche minuto prima della mezzanotte, i ragazzi corrono nei bar per prendere le ultime birre in plastica o gli ultimi cocktail, da bere poi con tutta calma una volta abbassata la saracinesca.

Il meccanismo è evidente, perché pochi secondi prima della chiusura forzata i locali continuano a straripare di clienti e gli esercenti sono costretti a farli uscire con l’imposizione, a mani vuote. Gli avventori, in ogni caso, rimangono fuori dai locali o sotto i portici antistanti per diverso tempo (almeno 30 o 40 minuti). Poi, l’effetto transumanza diventa inevitabile.

Tanti corrono ai ripari dirigendosi verso via delle Moline: sabato notte, intorno all’una, la via era stracolma. C’è poi chi ha voglia di fare qualche passo in più, e decide allora di spostarsi più lontan, in via del Pratello o in via Mascarella. In molti, invece, la risposta alla fatidica domanda ce l’hanno già: è piazza Aldrovandi, punto di ritrovo fisiologicamente adiacente a via Petroni dove, a differenza della via dei bar, è possibile anche sedersi più comodamente e lasciarsi andare alla ‘balotta’.

Una piazza che, negli ultimi anni, aveva già riscoperto l’apprezzamento degli avventori, ma che nell’ultima settimana sembra essere stata presa letteralmente d’assalto: gli schiamazzi e il divertimento, tra sabato e domenica, sono durati fino a tarda notte.

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