Sono arrivati di punto in bianco e hanno piazzato alcune ‘canadesi’ sotto al portico al grido di "Prendiamoci le case". L’obiettivo era "denunciare la presenza massiccia di studentati di lusso con prezzi inaccessibili" in città, e il copione è stato quasi lo stesso di quello andato in scena nelle scorse settimane, in piazza Verdi, piazza Scaravilli, zona universitaria, stazione. Il Cua e l’altro collettivo ‘Tende in piazza’ hanno messo letteralmente le tende, è il caso di dirlo, davanti allo studentato di Camplus in via Zamboni 64, arrivando a occupare il condominio e l’area antistante dalle 14 di ieri pomeriggio. "Siamo stanchi di vivere in una città dove una stanza costa sempre di più e dove si preferisce aprire studentati privati di lusso, invece di investire in soluzioni per l’emergenza abitativa", hanno sottolineato i rivoltosi in protesta.
Protesta che ha subito scatenato un vespaio di polemiche, ma soprattutto la reazione immediata di Camplus: "Oggi alcuni ragazzi hanno occupato il condominio di via Zamboni dove risiedono famiglie, studenti ed è presente uno dei nostri uffici – si legge in una nota –. L’occupazione è durata più di due ore e mezza, causando paura e smarrimento, e ha costretto i nostri lavoratori a non poter uscire dagli uffici, se non dopo l’arrivo della Digos. Camplus condanna fermamente l’occupazione e assiste con sorpresa e dispiacere ai fatti di oggi".
Non solo una condanna, però, perché il gruppo aggiunge: "Siamo sorpresi perché, grazie al Pnrr a livello regionale, tramite la collaborazione con Ergo, abbiamo destinato ai meritevoli privi di mezzi più di 200 posti, di cui un centinaio a Bologna – continuano da Camplus –. Dispiacere perché non comprendiamo questo bieco atteggiamento nei confronti di una realtà che ha promosso ogni possibile iniziativa per rispondere alla situazione di disagio che gli studenti hanno espresso. A tutela dei nostri lavoratori, Camplus procederà per vie legali con una denuncia alle autorità".
Condanna dell’occupazione anche da parte della politica: "Massima solidarietà a Camplus che, nonostante certi personaggi, continua a svolgere un servizio fondamentale per gli studenti a Bologna" puntualizza Stefano Cavedagna (Fd’I), mentre Matteo Di Benedetto (Lega) aggiunge: "Chiediamo al sindaco di prendere le distanze e condannare il grave gesto".