PAOLO ROSATO
Cronaca

Via Zoccoli, no dietrofront. Confermata l’ordinanza. Ma arrivano gli assessori

Oggi il summit con i residenti, il Comune: "Atti a tutela dell’incolumità di tutti". Strettoie giuridiche e contabili per fare marcia indietro sul provvedimento. Si attendono risorse da Roma. Ufficialmente aperto lo sportello per gli alluvionati. .

Via Zoccoli, no dietrofront. Confermata l’ordinanza. Ma arrivano gli assessori

Il disastro causato dall’alluvione in via Zoccoli, nella notte del 19 ottobre

Si terrà oggi, proprio in via Zoccoli (a meno di cambi dell’ultim’ora per motivi logistici), l’atteso faccia a faccia tra l’amministrazione comunale e i residenti di quella via (e delle strade limitrofe) colpiti dalla tremenda alluvione della notte tra il 19 e il 20 ottobre. A quanto si apprende da fonti comunali, gli assessori Raffaele Laudani e Daniele Ara apriranno oggi una serie di incontri che fanno seguito alle numerose segnalazioni arrivate dai caseggiati interessati, un’interlocuzione che va avanti giorno per giorno da due settimane. Non senza tensioni. Gli assessori oggi saranno naturalmente accompagnati da tecnici comunali. Secondo quanto riferisce l’amministrazione, in questo momento si sta cercando di fare "uno sforzo ulteriore" per accompagnare i cittadini in una fase molto delicata in cui l’aspetto fondamentale è "assicurare l’incolumità" delle persone, agevolando proprio con l’intervento degli assessori tutti i passaggi necessari per far fronte a un’emergenza che non lascia pause. Non c’è stato peraltro, almeno fino a ieri, il ritiro dell’ordinanza nell’occhio del ciclone che pone alcuni obblighi in capo ai residenti di via Zoccoli. Un passo indietro che, secondo le ricostruzioni, porrebbe l’amministrazione in pericolose strettoie contabili e giuridiche.

La contestata ordinanza infatti poggia sulla relazione che i vigili del fuoco fecero all’ufficio tutela incolumità del Comune, dalla quale emersero tutte le criticità degli edifici di via Zoccoli. Da lì, la necessità dopo un sopralluogo di interdire le aree al traffico pedonale e veicolare. L’esame ha interessato sia immobili colpiti dall’alluvione, sia immobili estranei, con situazioni anche di deterioramenti pregressi che sono finite sotto tutela. Un’ordinanza, secondo quanto filtra dal Comune, che è stata subito emessa come atto dovuto. I privati dovranno incaricare loro tecnici per le analisi degli immobili, da qui la polemica (e l’autocritica di Lepore sulla comunicazione che andava fatta meglio), ma un eventuale intervento con risorse del Comune porrebbe problemi contabili. Ecco che quindi, escluse oggi azioni da parte dell’amministrazione per rifondere quelle spese su edifici privati, si spera dalle parti di Palazzo d’Accursio che risorse a copertura possano arrivare da Roma. Cosa non esclusa, ma se ne saprà di più tra qualche settimana. "Non un atto vessatorio, ma a tutela dell’incolumità di tutti", si sentiva ripetere qualche tecnico ieri a Palazzo dopo le polemiche.

Il Comune intanto ieri ha attivato – e il summit di oggi in via Zoccoli ne è un primo effetto – uno sportello di mediazione per orientare e informare i cittadini colpiti dall’ alluvione. Scrivendo a infoalluvione@comune.bologna.it si possono porre quesiti sulla fase post-emergenza, ma si potranno anche organizzare insieme all’amministrazione incontri nella propria via o nella propria zona a cui parteciperanno appunto, come oggi in via Zoccoli, assessori e tecnici comunali. In questo modo il Comune "vuole essere al fianco dei cittadini in questa nuova fase di ricostruzione e conta dei danni". Ha superato quota 310mila euro la raccolta fondi, invece, attivata dalla Città metropolitana attraverso il fondo sociale di comunità, sul conto corrente dedicato all’emergenza alluvione. Infine l’ordine del giorno approvato ieri in Consiglio comunale, che invita l’amministrazione a dire ai cittadini di ‘boicottare’, se così si può dire, le piattaforme e non ordinare cibo a domicilio in caso di maltempo. L’odg è di Coalizione civica, approvato con 22 voti favorevoli e cinque astenuti. Simona Larghetti: "Il Comune inserisca nelle disposizioni per la cittadinanza l’invito a non ordinare cibo dalle piattaforme di consegna durante gli eventi estremi".