
Due momenti del sopralluogo di Giorgia Meloni e Roberta Metsola al Tecnopolo in via Stalingrado
La visita di Giorgia Meloni sotto le Due Torri termina alle 14, dopo il tour al Dama-Tecnopolo. Nessuna dichiarazione alla stampa, ma qualche foto con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e la delegazione che ha accompagnato le due leader a vedere i gioielli di casa: dal supercomputer Leonardo al Centro europeo per le previsioni meteorologiche. C’è il tempo di qualche sorriso e alcuni scatti nel tempio del supercalcolo e dei Big Data, poi la premier riparte per Roma.
Il palco è tutto di Metsola che, a margine, commenta anche le parole di Meloni durante l’assemblea di Confindustria, in merito ai rapporti con l’Unione europea: "Se lavoriamo tutti insieme possiamo fare quello che ha detto la presidente del Consiglio quando ha chiesto solidarietà tra i Paesi", è la replica al pungolo della premier che davanti alla platea di industriali aveva detto: "Il Parlamento europeo è dalla nostra parte, dipende dalle maggioranze che si creano di volta in volta...".
Terminato il dibattito sul dopo Assemblea di Confindustria, i riflettori tornano tutti sul Dama-Tecnopolo. A fare gli onori di casa, tra gli altri, il governatore Michele de Pascale (e quasi tutta la sua giunta), la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, il sindaco Matteo Lepore, Francesco Ubertini, numero uno del Cineca, e il presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri.
Dalla Ue arrivano rassicurazioni: "Noi saremo sempre al vostro fianco", dice Metsola, ricalcando le parole dette all’Assemblea di Confindustria. E aggiunge: "Il Parlamento continuerà a sostenere con forza scienziati, ricercatori e innovatori dando loro fondi. Davanti al supercomputer si comprende la forza della ricerca europea. È il settimo più potente al mondo, modella terremoti, simula pandemie, protegge le nostre vite. Noi vogliamo vedere più Leonardo in tutta l’Unione europea". Poi allarga il campo: "L’Unione Europea non lascia sole le sue Regioni. Quando arrivano le emergenze, noi ci siamo", garantisce Metsola, presidente del Parlamento europeo. "Dopo i terremoti del 2012 e l’alluvione del 2023 la Ue ha mobilitato oltre un miliardo di euro per aiutare l’Italia". Poi la presidente loda l’Emilia-Romagna "che incarna il meglio dell’Europa: resilienza, innovazione, solidarietà. Qui batte forte il cuore dell’Europa. Questa visita sarà per me una lezione di futuro".
De Pascale – che ringrazia un sorridente Stefano Bonaccini, protagonista della nascita del Tecnopolo quand’era presidente della Regione – parla "di infrastruttura strategica che non è né di Bologna, né dell’Emilia-Romagna, ma è a Bologna e in Emilia Romagna. Il Tecnopolo rappresenta la punta di diamante di una strategia di autonomia europea per quello che riguarda l’innovazione digitale, il supercalcolo e l’intelligenza artificiale". Per dirla con Bernini, al Tecnopolo "grazie alla visione e al lavoro congiunto dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, di Cineca e di Icsc, il futuro prende forma".
ros. carb.