FRANCESCO MORONI
Cronaca

"Viale Oriani, alberi da abbattere". Ma i residenti fermano le ruspe

Il comitato contro la decisione del Comune: "Ci dicano perché gli arbusti sono considerati pericolosi". Sul posto anche l’assessore Borsari. FdI all’attacco: "Solo nel 2024 si sono verificati 655 abbattimenti".

I cittadini scesi in strada per fermare l’abbattimento degli alberi e la polizia locale

I cittadini scesi in strada per fermare l’abbattimento degli alberi e la polizia locale

Gli alberi di viale Oriani non si toccano. Parola del comitato di residenti che, ieri mattina, è sceso in strada per fermare l’abbattimento di cinque pini marittimi giudicati "pericolanti". L’intervento era previsto da qualche giorno e segnalato con un cartello che anticipava gli operai al lavoro nella finestra da martedì a domani. Così ieri, alle 7, quando gli addetti dell’Operosa incaricati dal Comune sono arrivati in viale Oriani, hanno trovato i cittadini pronti a fermarli.

"Non ci è dato ad oggi sapere il motivo degli abbattimenti di alberi che paiono assolutamente sani – si interrogano i residenti –. E l’ordinanza pare priva di motivazione visto che si riferisce solo al divieto di parcheggio per gli abbattimenti: vogliamo trasparenza. Poi, se gli alberi sono pericolosi, è chiaro che devono essere abbattuti, ma abbiamo ragione di pensare che possano avere reciso o danneggiato le radici facendo i lavori".

Nel mirino ci sono i cantieri messi in strada che, a detta di chi vive in zona, poco tempo fa avrebbero provocato proprio il crollo di un albero, con le radici messe sotto pressione dagli scavi legati ai sottoservizi. Da giorni i residenti insistono chiedendo di fermare l’eliminazione degli arbusti e ieri, sul posto, è arrivato anche l’assessore Simone Borsari (lavori pubblici). Dopo aver garantito che tutti i permessi sono in regola e che l’intervento è necessario, Borsari però ha fermato le ruspe almeno fino a domani. Poi si vedrà.

Dura la reazione delle opposizioni. Se per la Lega "lo stop è una vittoria dei cittadini, delle associazioni e delle minoranze impegnate a tutelare il patrimonio arboreo, nonché una certificazione del fatto che il Comune non abbia seguito una procedura adeguata", Manuela Zuntini (FdI) attacca: "È inaccettabile che si sia dovuti arrivare a un ennesimo presidio dei residenti. È fondamentale approfondire quali valutazioni siano state effettuate e su quali basi si fondino le decisioni dell’amministrazione: questo vale anche per tutti gli altri alberi, dato che da una nostra interrogazione risulta che solo nel 2024 siano stati 655 gli abbattimenti". Per Zuntini, nello specifico, sono 67 al Navile, 236 al San Donato-San Vitale, 66 in Santo Stefano, 108 al Borgo-Reno, 121 al Porto-Saragozza e 57 al Savena.