Stefano Casella, anche la sua Macelleria dell’Edera, che si trova in via Edera 20 a San Lazzaro, aderisce a Porte Aperte.
"Abbiamo aderito al progetto senza esitazioni. Questa è un’iniziativa che rappresenta il dna del commerciante, costantemente in contatto con la clientela e con la popolazione in maniera diretta. Noi commercianti siamo vigili sul territorio e sulle nostre strade, senza prendere però il ruolo delle forze dell’ordine".
Il vostro, però, è un punto di riferimento fondamentale per chi ha bisogno di soccorso.
"Noi possiamo essere e siamo d’aiuto, sempre lo siamo stati e questo rimarrà invariato, proprio perché questo è il nostro spirito".
Qual è lo scenario a San Lazzaro?
"Non esiste un’isola felice, ma posso dire con serenità che la nostra zona è tranquilla. Non registriamo casi di di criminalità o situazioni al di fuori della norma. Negli anni Ottanta, magari, le periferie erano più esposte a episodi di microdelinquenza o criminalità; ora, invece, non avvertiamo disagi, soprattutto da quando si è insediata qui la Guardia di Finanza".
Le vostre porte sono comunque aperte.
"Certamente. Ho già esposto la locandina all’esterno del locale. Fortunatamente, per motivi di sicurezza, non abbiamo mai dovuto soccorrere nessuno, ma per motivi di salute o sanitari siamo sempre intervenuti, fornendo il primo soccorso e contattando poi il 118".
La clientela sa della vostra adesione?
"I clienti lo sanno. Alcuni mi hanno visto sulle pagine del Carlino e sono stati molti felici".