Villa Inferno, la madre della ragazza. "Sesso e droga, così mia figlia è finita nel giro"

Le denunce che hanno fatto partire le indagini sui festini a Pianoro: "È un miracolo che sia ancora viva"

La madre ha scoperto tutto sul cellulare della figlia, all'epoca 17enne

La madre ha scoperto tutto sul cellulare della figlia, all'epoca 17enne

Bologna, 5 settembre 2020 - "È stata tranquilla fino a quando non le ho tolto il telefonino dicendole che dovevamo parlare. In quel momento è andata in escandescenza, ho dovuto chiamare i carabinieri poiché si era tolta il laccio del pantalone annodandolo al collo, dicendo che si sarebbe uccisa...". Eccolo il racconto fatto nelle prime denunce di scomparsa dalla mamma della diciassettenne, che poi ha portato alla luce i festini a base di sesso e droga di Villa Inferno a Pianoro (foto), con carabinieri e Procura arrivati a scoperchiare il pentolone con otto indagati e un’altra quindicina di persone sotto la lente d’ingrandimento. Leggi anche - Video porno e giochi hard in cambio di coca, ecco l’orrore -  La testimone: "Ecco chi c'era, tra cocaina e orge" Tutto parte il 27 febbraio quando la donna si presenta alla Stazione Bologna per denunciare che la figlia, 17 anni, non era tornata da giorni. "Mi ha detto che usciva a fumare, in serata un messaggio con scritto che si era allontanata volontariamente". Subito l’aggiunta: "Si frequenta con un ragazzo più grande, credo abbia 40 anni (P. R., uno degli indagati, ndr)... Purtroppo sovente si allontana da casa, comunque ha sempre fatto ritorno". Sarà la denuncia del 12 marzo quella più agghiacciante, che darà per la prima volta lo spaccato dell’ambiente in cui si era cacciata la giovane. Il verbale è delle 14.31, davanti a due ufficiali dell’Arma. La madre racconta che la figlia "è tornata il 5 marzo, per poi allontanarsi nuovamente il 6". Dice di non aver "fatto denuncia poiché, pur sempre con i suoi tempi e modi, sono riuscita a mantenermi in contatto con lei". Tuttavia, "non ho dormito per giorni perché ho capito che è finita in un brutto giro di sesso e droga in cui ritengo qualcuno se ne approfitti".  Da qui la disperazione di una mamma che si sente "in dovere di fare il possibile per cercare di salvare mia figlia da un futuro non bello". Una ragazza "difficile da gestire e che trova sempre il modo per infilarsi nei guai". Che "non ha più il senso del pudore e usa il suo corpo come un oggetto". Questo con "la compiacenza, forse l’induzione, delle persone che frequenta". A Villa Inferno, in una sorta di girone dantesco, dove a 17 anni, lei bellissima e ingenua, diventa la preda più facile da pagare con droga e soldi.  "Quando è tornata a casa – continua la madre – era completamente drogata, me lo ha anche confermato. Era evasiva, stralunata, non stava ferma un attimo". I dettagli diventano poi scabrosi, venuti alla luce dal cellulare strappato dalle mani della sua ’bambina’. Messaggi, foto, video hard con lei protagonista. "Sono sconvolta per l’uso continuo di droga, questa storia va avanti da due mesi. Ed è un miracolo – chiuderà in lacrime – se è ancora viva". 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro