Cambio al vertice del Consorzio vini Colli bolognesi che l’altro pomeriggio ha eletto il nuovo presidente dell’organismo di tutela e valorizzazione delle novanta cantine che in tutto il territorio a sud della Via Emilia, dai confini con la Romagna a quelli col modenese, producono vini delle denominazioni Docg Colli bolognesi Pignoletto e la Doc Colli bolognesi. Dopo un quindicennio di presidenza di Francesco Cavazza Isolani la guida è passata ad Antonio Capelli, modenese, 62 anni, co-fondatore dell’azienda agricola Corte D’Aibo, laureato in economia e commercio e approdato a Monteveglio dove, insieme ad altri soci, ha dato vita a un agriturismo e cooperativa agricola che produce vini biologici.
A eleggerlo sono stati i nuovi componenti del rinnovato Consiglio di amministrazione che, oltre a lui, comprende Daniele Borsari, Marco Caliceti, Giorgio Chiarli, Cristiana Galletti, Federico Orsi, Carlo Piccinini, Maria Pironti, Federico Vallona, Alessandro Zanardi e Alberto Zini. "Dal 2008 ad oggi i vini dei Colli bolognesi hanno fatto tanta strada – commenta Cavazza Isolani –. E’ aumentata la qualità. E tra i principali traguardi non posso che ricordare l’ottenimento della Docg Colli Bolognesi Pignoletto: ulteriore conferma della vocazione delle nostre colline alla viticoltura, così come la crescita della presenza delle nostre etichette nei ristoranti bolognesi. Un elemento su cui ci sarà ancora da lavorare è invece la redditività per i produttori, tuttora troppo bassa per una produzione di collina". Ed è proprio sulla redditività che si concentra la prima dichiarazione del neo presidente: "L’obiettivo è quello di consolidare e radicare un’agricoltura di collina. Mi impegnerò affinché il Consorzio possa esprimere al meglio il ruolo di tutela e conservazione di questo areale, lavorando soprattutto sul rafforzamento del senso di appartenenza, ma anche sulla crescita della collaborazione e della comunicazione", dice Capelli.
g. m.