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Vino stoccato sotto al sole e provenienza incerta: il Nas sequestra beni per 100mila euro

I militari hanno anche elevante delle sanzioni per un totale di dodicimila euro

Controlli del Nas nelle aziende vinicole di Bologna e provincia

Controlli del Nas nelle aziende vinicole di Bologna e provincia

Bologna, 3 ottobre 2023 - Durante le verifiche annuali condotte dai carabinieri del Nas di Bologna, nelle cinque province di loro competenza, sono stati effettuati sequestri per un valore complessivo di circa centomila euro e sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di dodicimila euro. I problemi più gravi sono stati identificati nella provincia di Bologna.

La finta produzione propria

In particolare, in un'azienda agricola-vitivinicola "sono emerse significative criticità relative alla gestione delle scorte di vino, inclusa la corrispondenza delle quantità e la corretta designazione, denominazione e presentazione delle masse vinose stoccate". Inoltre, le procedure di lavorazione non erano state aggiornate, poiché l'azienda aveva cessato la produzione propria di vino nel 2016, limitandosi ad acquistarlo da terze aziende e a condizionarlo in fusti metallici sotto pressione per la mescita alla spina, fanno sapere i Nas in una nota. Di conseguenza, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo 264 fusti di vino bianco e rosso, insieme a un silos contenente vino bianco fermo, per un totale di circa 10.200 litri. Inoltre, sono stati confiscati 59 chili di prodotti e additivi utilizzati per la correzione dell'acidità dei vini, alcuni dei quali erano scaduti da sei anni e conservati in modo inappropriato. Sono stati sequestrati anche 345 litri di vino bianco frizzante, privo di tracciabilità e quindi totalmente anonimo.

I fusti sotto al sole

In un'altra azienda vitivinicola della provincia, che mancava della documentazione e della segnaletica essenziali per determinare la natura e la quantità reale dei vini presenti, sono stati confiscati 18.400 litri di vini bianchi e rossi. Inoltre, nel giardino retrostante di una nota enoteca è stato scoperto un deposito contenente oltre mille fusti in acciaio da 25 litri utilizzati per la mescita del vino alla spina. Questi fusti erano esposti alle intemperie e alla luce del sole, erano molto vecchi (alcuni avevano più di 20-30 anni), erano fortemente usurati e ammaccati, e non erano mai stati sottoposti a manutenzione. Alcuni di questi fusti contenevano circa 1.250 litri di vini bianchi e rossi pronti per la vendita e si trovavano anche all'interno del locale. Sia i fusti che i vini sono stati sequestrati. In un'azienda vitivinicola nell'imolese, sono stati sequestrati 300 chili di mosti concentrati rettificati, che erano anonimi e conservati in taniche di plastica non idonee. Infine, a Ravenna è stata richiesta la sospensione dell'attività di deposito di vino in bottiglia per il commercio online, che era stata allestita in un garage adiacente a un centro estetico. Questo deposito non rispettava i requisiti igienico-sanitari e strutturali minimi e non aveva un manuale HACCP di autocontrollo.