Stupro Bologna, violenta e filma una minorenne: a processo

L’imputato, 47 anni, l’avrebbe fatta ubriacare prima degli abusi. E’ accusato anche di stalking: 400 telefonate alla vittima in poco tempo

Da gennaio ad aprile in Italia sono stati scoperti 135 casi di abusi su minorenni

Da gennaio ad aprile in Italia sono stati scoperti 135 casi di abusi su minorenni

Bologna, 1 dicembre 2021 - L’avrebbe fatta ubriacare e poi violentata. Il tutto filmato da una telecamera nascosta installata in camera da letto con il contenuto del video girato ad alcuni amici. Lui 47 anni, lei all’epoca dei fatti appena 17. Una storia terribile che arriva dalla città e che ha visto ieri il gup Grazia Nart rinviare a giudizio l’imputato bolognese chiamato a difendersi da una sfilza di macigni: violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima e dall’averla costretta a fare uso di sostanze alcoliche, stalking e interferenza illecita nella sua vita privata. "Ma io non ho violentato nessuno", continua a ribadire l’uomo difeso dall’avvocato Milena Micele con il processo che prenderà il via il 12 aprile e l’imputato che non ha optato per nessun rito alternativo.

I FATTI

Una storia che poggia le basi lo scorso anno quando tra i due inizia un’amicizia presto però sfociata in qualcosa di terribile. Secondo le accuse il 3 dicembre il bolognese l’avrebbe violentata dopo averla invitata a casa e prima degli abusi, l’allora diciassettenne sarebbe stata costretta ad assumere alcolici. Una scena filmata all’insaputa della stessa da una telecamera che il bolognese aveva installato nella stanza da letto. Quel video, successivamente, attraverso Whatsapp finì ad almeno due persone, inviato dall’imputato tra il 25 marzo e il 7 aprile. "Ed è proprio quando la ragazza venne a conoscenza di questo che ha sporto denuncia", spiega l’avvocato Davide Bicocchi, costituito parte civile per lei.

MINACCE

Non è finita. Dal 5 febbraio al 26 marzo (data della querela), l’uomo si sarebbe reso responsabile di centinaia di telefonate e messaggi, non accettando l’interruzione della breve relazione avuta con lei, con pesanti minacce e molestie. "In modo tale – scrive la Procura – da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia o paura, nonché costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita". Nell’arco di nemmeno due mesi, sarebbero state ben 400 le chiamate (spesso con numeri anonimi) "ad ogni ora del giorno e della notte".

L’ALTRO PROCESSO

Ma i guai per il 47enne non si esauriscono qui. Il 10 ottobre per lui sono scattate le manette per aver violato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte lesa, spingendosi fin sotto casa e continuando a suonarle il campanello dalle 7 del mattino. Il pm aveva chiesto l’aggravamento della misura con la custodia cautelare in carcere, il gip ha invece ampliato il divieto di avvicinamento anche nei confronti dei familiari della ragazza. Per quest’ultima vicenda la Procura ha chiesto l’immediato, udienza il 20 dicembre.

 

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