
Giuseppe Postiglione (nel riquadro) ha raccontato di essere stato aggredito al parco dei giardini di Corticella, venerdì all’ora di pranzo. "Andrò a denunciare tutto ai carabinieri di Corticella", ha detto
Bologna, 8 giugno 2025 – "Mi hanno aggredito mentre facevo jogging: sono stato preso a pugni, calci e bottigliate, ci è andato di mezzo anche mio figlio. E ci hanno spruzzato in faccia lo spray urticante. Denunciamo tutto". A raccontare quanto accaduto al parco dei giardini di Corticella, venerdì all’ora di pranzo, è Giuseppe Postiglione, 52 anni, che abita in zona. Frequenta spesso l’area verde e ogni tanto nota e segnala episodi di spaccio, ma una cosa simile non gli era mai capitata.
"È stata violenza gratuita – spiega –. Correvo e ascoltavo musica con le cuffie, quando vedo questo ragazzo, mulatto, capelli neri corti, sui 20 anni, che si avvicina sul monopattino. C’erano anche altri due, forse più giovani di lui. Quello in monopattino mi viene addosso di proposito: ‘Che c…. vuoi, italiano di m… ti faccio saltare la testa’, mi dice. Partono insulti reciproci, poi calci e pugni. Io cercavo di difendermi, mentre gli altri due provavano a separarci. Mi sono liberato e ho chiamato mio figlio, che è arrivato in mio soccorso. Il tizio del monopattino aveva una bottiglia di birra in mano, gliel’ho presa e l’ho gettata via". A quel punto, "uno degli altri due ha preso lo spray e ce l’ha spruzzato in faccia. Non vedevo più nulla. E mio figlio stava per vomitare. Il ragazzo del monopattino è andato a recuperare la bottiglia e con quella ha iniziato a colpirmi, sembrava volesse ammazzarmi. Ho cercato di parare i colpi con il gomito. Sono riuscito a raggiungere la fontanella per sciacquarmi gli occhi e in quell’attimo i tre sono scappati".
Poi "ho chiamato la polizia, arrivata subito. Hanno sentito un testimone, ma lì non ci sono telecamere. Andrò a denunciare tutto ai carabinieri di Corticella". Poco prima di aggredire padre e figlio, lo stesso ragazzo "aveva provato a infastidire una donna al parco. Quello che mi ha sconvolto di più è stata la violenza con la bottiglia – dice –. Mi dispiace aver dovuto chiamare mio figlio, ma se non l’avessi fatto non so come sarebbe andata a finire. Quel parco è bellissimo, con il laghetto e il resto, ma dopo il tramonto non si vede nulla. Servono telecamere e più illuminazione".
"Ennesimo episodio gravissimo di violenza che si consuma in città a danno di bolognesi innocenti – il commento di Francesco Sassone, parlamentare FdI –. La misura è ormai colma e Lepore e la sua giunta non sono in grado di fare nulla per fermare il declino nel quale hanno spinto la città. Chiediamo un maggior numero di telecamere, soprattutto nei parchi, oltre a presidi fissi della polizia locale, ma l’assessore alla sicurezza Madrid, che respinge persino l’idea di dotare gli agenti del taser, crediamo non farà nulla di tutto ciò".