Bologna, violenza sessuale su anziano paziente. Operatore sanitario del Rizzoli licenziato

Il magistrato aveva archiviato le accuse ma il gip ha chiesto l’imputazione coatta e ora rischia il processo

Ospedale (immagine di repertorio)

Ospedale (immagine di repertorio)

Bologna, 24 settembre 2018 - Avrebbe abusato sessualmente nell’estate del 2017 dell’anziano paziente che gli era stato affidato in un bagno dell’ospedale e ora, l’operatore socio-sanitario già licenziato dal Rizzoli, rischia il processo. A chiedere infatti l’imputazione coatta nei suoi confronti è stato il giudice per le indagini preliminari.

Il paziente ricoverato, con più di 70 anni e problemi di deambulazione, dopo la violenza si confidò con un altro dipendente e dal reparto scattò una segnalazione alle forze dell’ordine. Nonostante l’anziano poi non fece denuncia, scattarono le indagini: furono sentiti vittima e testimoni e la Procura aprì un’inchiesta per violenza sessuale. Alla fine degli accertamenti, il pm decise per l’archiviazione, ritenendo il fatto non procedibile d’ufficio, ma il giudice, analizzando gli atti, valutò diversamente e nei giorni scorsi ha ordinato di chiedere il rinvio a giudizio per l’operatore sanitario.

Il Rizzoli ha chiarito di aver, all’epoca dei fatti, “immediatamente effettuato la segnalazione alla Procura e al contempo” di aver avviato un procedimento disciplinare con sospensione del dipendente. Al termine dell’indagine interna l’ospedale «ha proceduto alla risoluzione del contratto di lavoro.

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