Bologna, violentata a 13 anni dall’amico e dal compagno della madre

La ragazzina, nonostante i ricatti, ha trovato il coraggio di denunciare. Condannati a 10 anni il 48enne e il 37enne

Violenza e abusi

Violenza e abusi

Bologna, 16 marzo 2018 - Aveva meno di 14 anni quando denunciò di essere stata violentata prima da un amico di famiglia e poi dal compagno della madre. Per la vicenda, sviluppatasi in contesto familiare difficile e degradato, si è concluso il processo di primo grado. I due imputati, un 48enne veneto e un 37enne siciliano, quest’ultimo convivente della mamma della ragazzina, sono stati condannati dal Tribunale di Bologna alla pena di 10 anni ciascuno.

Il pm Augusto Borghini aveva chiesto rispettivamente 9 e 8 anni. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori e la testimonianza della minorenne, che per tre volte è stata sentita in audizione protetta, gli episodi sono stati diversi e vanno dalla fine del 2012 al giugno del 2013. Gli abusi sono cominciati quando la ragazzina viveva con la madre nel ferrarese, a casa del compagno 37enne che gestiva un maneggio. È qui che la coppia ha conosciuto il 48enne veneto, a cui ha dato ospitalità, e che più volte quando erano soli in casa ha abusato della minorenne, sotto la minaccia di pubblicare una sua foto in biancheria intima su Facebook.

Poi le violenze sono proseguite anche quando i due uomini e la madre della ragazzina si sono trasferiti in un paese del bolognese. Nonostante la giovane età la ragazzina è riuscita però a denunciare l’uomo e subito dopo è scattato l’intervento dei servizi sociali. La minorenne è stata affidata ad una zia e la madre ha perso la potestà genitoriale. Nel frattempo il 48enne è stato arrestato ed è rimasto in carcere per circa un anno. Grazie al sostegno della zia, che vive in un’altra regione, la ragazzina ha trovato il coraggio di denunciare anche il compagno della madre, il 37enne siciliano. L’uomo, quando vivevano ancora insieme, per costringerla ad avere rapporti sessuali con lui aveva cominciato a ricattarla. Sapendo che lei e la madre non avevano altri posti dove andare, il 37enne le ha detto che avrebbe cacciato entrambe di casa se non stava al suo volere. Oltre alle condanne a 10 anni e al risarcimento da stabilire in sede civile, il collegio di giudici ha stabilito per entrambi una provvisionale immediatamente esecutiva di 40 mila euro ciascuno.

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