CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Violenza sessuale, il papà della vittima: “Denunciamo perché non accada più. Mio figlio è un eroe”

Verso l’udienza preliminare, l’imputato è un talent scout del cinema e figura nota della cultura bolognese. L’accusa: “Abusi su un bambino di 10 anni”. Il genitore: “Vogliamo evitare che altri ragazzini soffrano”

Dalla denuncia di abusi su minore all’udienza preliminare davanti al giudice, il 24 giugno prossimo

Dalla denuncia di abusi su minore all’udienza preliminare davanti al giudice, il 24 giugno prossimo

Bologna, 15 maggio 2025 – “Ci siamo mossi con una denuncia, pur vivendo una grande sofferenza, perché questo non accada ad altri bambini, fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso”. Sono le parole del papà del ragazzo che, dopo anni, ha tirato fuori quanto avrebbe subito quando era piccolo.

Allora aveva 10 anni ma ora, una volta cresciuto e acquisito consapevolezza, ha deciso di raccontare quanto gli era capitato una sera. Alla polizia ha raccontato di aver subito abusi da parte di un conoscente dei genitori mentre stava giocando alla Playstation, a casa sua, mentre il figlioletto dell’imputato dormiva lì accanto. L’uomo si sarebbe avvicinato e gli avrebbe chiesto se si fosse mai toccato, poi gli avrebbe proposto di farlo lui e, dopo avergli abbassato i pantaloni, avrebbe iniziato a palpeggiarlo. Stando a quanto riferito dalla parte lesa, l’atto sessuale sarebbe durato parecchi minuti, poi l’uomo se ne sarebbe andato. Ora, in seguito a questa denuncia, è stata fissata al 24 giugno l’udienza preliminare (giudice Roberta Malavasi, pm Luca Venturi) per violenza sessuale con le aggravanti di aver commesso il fatto ai danni di un minore di 14 anni e in presenza di un minore. L’imputato è figura nota nel mondo del cinema bolognese, in cui si occupa di casting, e della scena culturale e sociale cittadina.

La denuncia è del settembre dell’anno scorso. “Mio figlio aveva 10 anni quando è successo – racconta a fatica il papà – e si porterà dietro per tutta la vita questo peso. È stato molto bravo, dopo tanto tempo è riuscito non solo a tirare fuori tutto, ma anche a denunciare, spinto dal timore che questa persona potesse nuocere ad altri ragazzini, soprattutto in ragione del suo lavoro, che offre occasioni quotidiane di incontro con bambini. Mio figlio ha dimostrato coraggio, perché di solito chi subisce queste cose le tiene dentro per sempre per la vergogna. Ma in questo caso ha trovato la forza, ormai maturo per capire che più importante della vergogna era cercare di fermare un predatore seriale, che non aveva mostrato alcuna remora ad agire, anche con un certo sprezzo del pericolo, per così dire. Ecco perché penso che mio figlio sia un eroe. Sono fiero di lui. Non posso leggergli nel pensiero, non posso sapere quanto stia soffrendo per tutto questo. Quello che so è che ha dimostrato una forza e un equilibrio rari”.

L’imputato “si presenta come una persona integerrima, leale, molto gentile, generosa – racconta il papà della parte lesa –. È sempre pronto a insegnare ai ragazzi, organizza iniziative, li porta nei boschi, in mezzo alla natura, al mare. In qualsiasi gruppo o situazione, era sempre quello designato, in qualsiasi gruppo e situazione, per insegnare ai ragazzi. Parlava sempre di cultura, giustizia sociale”.

Il mese prossimo l’udienza preliminare. “Crediamo che la giustizia farà il suo corso e che, qualora venisse condannato, altri potranno farsi avanti e raccontare quanto è successo”, sottolinea il papà del ragazzo. L’imputato, tre anni fa, è stato arrestato in flagranza in Sudamerica con l’accusa di aver palpeggiato una bambina di otto anni durante un casting e in una sessione fotografica, era stato poi rilasciato il giorno successivo all’arresto. L’uomo si è sempre dichiarato innocente e e vittima di accuse montate ad arte con l’obiettivo di estorcergli denaro. Contattato dal Carlino, ha risposto che preferiva non rilasciare dichiarazioni.