Virginio Merola: "Anpi, basta attacchi Il mio futuro? Pronto a candidarmi"

L’ex sindaco e presidente dell’istituto Parri rivela: "Mi piacerebbe portare la mia esperienza in Parlamento"

Virginio Merola

Virginio Merola

Bologna, 24 aprile 2022 - "Mia madre per fortuna credette ai volantini degli americani. Lasciò il monastero di Cassino e si salvò, scampando ai bombardamenti. Fece un mese a piedi da Montecassino a Roma. E senza quel sacrificio io non sarei mai nato, dieci anni dopo". La linea dell’esperienza ha sempre percorsi particolari. Ieri Virginio Merola, sindaco di Bologna dal 2011 al 2021 e oggi presidente dell’Istituto Parri, era a Pianoro per partecipare all’inaugurazione del monumento ai Caduti partigiani. "Pochi ricordano che fu denominata la Cassino del Nord, sette mesi di bombardamenti". Torna Cassino, e Merola torna pure alla sua infanzia anche come pensiero di libertà. E prospettiva: bisogna spiegare ai ragazzi cos’è la guerra e quali sono i valori della resistenza. Una chiacchierata che riflette sui terribili conflitti, sui nuovi ordini mondiali e anche sul futuro dell’ex sindaco. Che potrebbe essere in Parlamento. "Penso di essere utile alle politiche".

Ma prima di tutto come vivrà il primo 25 aprile senza la fascia tricolore al petto, dopo ben dieci anni?

"Con la missione di parlare ai giovani, per far loro conoscere i princìpi che si sono affermati con la lotta di liberazione dei partigiani contro l’oppressione nazifascista. Fare il presidente del Parri allevia l’angoscia per questa guerra insensata, voluta dal dittatore Putin. Raggiungiamo con le nostre iniziative 240 classi e oltre 5mila studenti in tutta l’area metropolitana, vedo che spesso alla Storia contemporanea non ci si arriva con i programmi".

Va studiata di più a scuola?

"Sì, capire quanto avvenuto in passo è importante per capire il presente, specie in questi giorni tristi di guerra. La seconda guerra mondiale è una bussola importante con cui orientarsi, per comprendere l’antifascismo e i valori della democrazia. Certe tragedie, con milioni di morti, non devono più accadere".

Il Parri è particolarmente attivo quest’anno con le iniziative del 25 aprile.

"Lunedì abbiamo questo bell’open day, apriamo gli spazi dell’istituto per tutta la giornata. Di mattina lezioni sulla Liberazione alle classi, oltre a letture e visite guidate, c’è la bella iniziativa delle visite ai monumenti ai partigiani".

E poi avete questo Dj set all’interno dell’istituto che rompe gli schemi.

"Con Dj Resistent (musica a tema ‘resistente’ nella sala del Refettorio, a cura di Dopamina, in collaborazione con Radio Città Fujiko, ndr), dalle 20, faremo concorrenza al Pratello. A parte le battute, sarà un bel momento di socialità con diversi dj".

La guerra in Ucraina, che lei ha citato. Qual è la sua posizione rispetto all’invio delle armi per contrastare la Russia?

"Siamo di fronte a un’aggressione armata, con caratteristiche imperialiste e colonialiste. E credo che sia importante essere al fianco dell’Ucraina per aiutarla a difendersi. Anche con le armi, oltre che con gli aiuti economici. Ok gli sforzi diplomatici, ma è evidente che non possiamo chiedere agli ucraini di stipulare una pace sul deserto. La pace va fatta con un accordo, non con una resa".

Quindi lei condivide in pieno le parole del Colle.

"Certo, bene ha fatto Mattarella a ricordare i valori della Resistenza, la pace si conquista anche con le armi, soprattutto quando hai di fronte un dittatore come Putin".

Cosa ne pensa della polemica che ha travolto l’Anpi?

"La vera divisione non è tra noi e l’Anpi, per carità, anche nell’Anpi ci sono posizioni diverse. Il vero conflitto è tra democrazia e dittatura, e i partigiani ci hanno insegnato che l’indifferenza è sbagliata, prendere posizione è sempre importante".

Cosa ne pensa del comportamento dell’Europa, rispetto a questa guerra?

"L’Europa deve fare un salto di qualità. Sono troppi 7 o 15 anni per poter aderire all’Unione, serve una confederazione europea transitoria in attesa che si completino le procedure. Ci sono stati 24 Paesi che all’Onu hanno votato a favore dell’aggressione russa o che si sono astenuti. No, serve costruire un nuovo ordine mondiale senza diritti di veto all’Onu. Ed è ora che l’Europa si doti di un esercito, si uniscano le forze, una difesa europea omogenea è possibile".

Tornando a Bologna, dia un voto a Matteo Lepore finora.

"Nessun voto, Bologna sta lavorando bene e ha tutti gli strumenti per superare le crisi economiche. E mi auguro che questo governo duri fino al 2023".

E poi Merola cosa farà? È ancora viva la possibilità di un ruolo nel Pd nazionale?

"Sono trasparente: penso di essere utile alle elezioni politiche, quando ci saranno. Per portare l’esperienza amministrativa che ho maturato in questi anni e un’attenzione particolare ai problemi della nostra comunità".

 

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