Bologna, 17 novembre 2023 – Massimo Zanetti, patron della Virtus, nell’intervista di ieri al Carlino, condotta dalla direttrice Agnese Pini, insieme al vicedirettore Valerio Baroncini e alla redazione sportiva, ha chiesto a Comune e Fiera di accelerare sul progetto di una struttura polifunzionale che sia in grado di ospitare le partite dei bianconeri. L’alternativa, se i tempi dovessero dilungarsi troppo, è l’ipotesi di spostare la squadra a Castel San Pietro, costruendo lì un nuovo palazzetto. Zanetti è stato il primo protagonista delle nostre interviste – una alla settimana – a personaggi del mondo economico, di quello culturale e delle istituzioni bolognesi sull’Anno che verrà.

Assessore, a che punto siamo con l’iter per dare alle Vu nere una nuova casa?
"Non c’è nessun rallentamento: proprio ieri (mercoledì, ndr) ho portato in Giunta la delibera che dà l’ok alla realizzazione del padiglione polifunzionale in Fiera, che dovrà ospitare la Virtus. La discussione in Consiglio comunale è programmata per il 27 novembre". Raffaele Laudani, assessore comunale all’Urbanistica, non nasconde "una certa sorpresa" dopo aver letto l’intervista a Massimo Zanetti sulle pagine di ieri del Carlino.
Il patron bianconero, sganciando quello che è sembrato a tutti gli effetti un tiro da 3 punti perfettamente a segno, ha chiesto di accelerare sul progetto in via Michelino, sottolineando anche di essere stuzzicato dall’alternativa di un’arena nel territorio di Castel San Pietro, se la partita sotto le Torri non dovesse concludersi rapidamente. "Ho l’impressione che Zanetti non sia adeguatamente aggiornato e informato sulla situazione", replica Laudani.
Nessun intoppo, quindi?
"No, anzi, l’iter sta seguendo il suo corso naturale e siamo arrivati in fase di chiusura".
Il match è arrivato al quarto di gioco decisivo?
"Il Comune ha fatto la sua parte e la Fiera è al lavoro per un investimento importante, parliamo di 60 milioni, che permetterà di dare vita alla struttura di cui la Virtus sarà affittuaria".
Cosa pensa dell’ipotesi di un trasloco a Castel San Pietro?
"Apprendo dal giornale che la Virtus sta valutando altre soluzioni: a questo punto è bene che Zanetti dica se ha cambiato idea, perché in quel caso io fermo tutto e ritiro la delibera. È anche una questione di rispetto per i lavori del Consiglio comunale e per la città".
Serve più chiarezza?
"Lo ripeto: a questo punto la Virtus deve sciogliere la prognosi entro la fine della settimana. Deve comunicarci in maniera inequivocabile se decide di andare avanti con il progetto in Fiera, oppure no. Perché poi non si torna più indietro...".
Dopo la seduta del 27 novembre, quali saranno i prossimi passaggi?
"Una volta che il Consiglio ha dato il via libera, scatta il normale iter amministrativo che, nel corso del prossimo anno, consentirà alla Fiera di ospitare nel 2024 Eima (il salone internazionale dell’agricoltura e del giardinaggio, ndr ) e, nel 2025, di avviare i lavori per consentire alla Virtus di portare la sua attività nel nuovo di padiglione, come previsto. Ma dobbiamo sapere cosa decide Zanetti".
Siamo agli sgoccioli, quindi, si può dire. Nessun rischio ‘overtime’.
"La delibera di ieri (mercoledì, ndr) è lo strumento che ci consente di andare in deroga rispetto ai piani attuali. E questo è possibile anche perché, contestualmente, stiamo portando in Consiglio comunale l’accordo di programma con la Fiera, che rende l’intervento compatibile. Non siamo certo noi ad avere ripensamenti".
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