di Francesco Zuppiroli
Il nero è tornato, a vincere. È una parafrasi che calza a pennello quella del capolavoro Back in Black degli ACDC, non a caso citata venerdì sera dalla stessa Virtus sulle maglie celebrative del proprio sedicesimo scudetto. Un capolavoro sportivo che volendo continuare sulla falsariga della pietra miliare del 1980 sembra proprio dire: "Sono stato via per troppo tempo, sono felice di essere tornato", come cantava Brian Johnson. È uno scudetto elegante, come il nero, di speranza per il futuro, come il bianco, e uno scudetto prepotente, come la stoppata di Pajola su Rodriguez. Un successo che dopo vent’anni dall’ultimo innalza la Virtus sul tetto dell’Italia del basket e con lei la città di Bologna.
Lo sanno l’amministrazione comunale e il sindaco Virginio Merola, che ha sottolineato la gratitudine istituzionale chiamando il presidente della Virtus Massimo Zanetti "al quale ho fatto i più sentiti complimenti per la meritata conquista dello scudetto che riporta il titolo di Campione d’Italia a Basket City. In settimana – continua il primo cittadino – riceverò il presidente Zanetti e la squadra a Palazzo d’Accursio e con grande orgoglio consegnerò alla Virtus la Turrita d’argento, l’onorificenza civica che conferiamo a chi contribuisce al progresso della città. Grazie per aver riportato Bologna sulla vetta del basket italiano". Una vetta per cui i festeggiamenti continuano e continueranno nei prossimi giorni, seppure separati, con il popolo bianconero che si è concesso uno strappo alle regole anti-Covid, accorrendo a migliaia in Piazza del Nettuno venerdì sera per la grande festa fino a tardi, e la squadra in trionfo privato al ristorante La Bottega di Franco. Ma i ridimensionamenti dovuti alla pandemia non sminuiscono la gioia per il traguardo e allora come tutte le cose anche la festa per il sedicesimo scudetto della Virtus Bologna si è spostata online.
Numerosissimi sono stati ieri i post e le immagini celebrative della cavalcata bianconera coronata venerdì sera con il 4-0 rifilato all’Olimpia Milano in finale. Tantissimi anche i messaggi di congratulazioni illustri. "Serata tricolore. La Virtus Segafredo Bologna dopo 20 anni torna campione d’Italia. Grazie ragazzi", ha scritto su Instagram Pier Ferdinando Casini. "Ci sono molti modi per godere! Grande Virtus! Virtus campione! Grazie ragazzi", ha scritto invece il cantautore Andrea Mingardi in didascalia a una serie di fotografie della festa sul campo della Segafredo Arena.
"Vittoria storica", l’ha definita il presidente della Regione Stefano Bonaccini, come l’assessore allo sport Matteo Lepore, presente alla Segafredo Arena. E così via sino alle congratulazioni pervenute alla Virtus da parte degli avversari, come i "Complimenti", emblema di sportività, di Sergio Rodriguez, arrivati subito dopo la sconfitta della sua Milano.
Fra i tifosi ha poi spopolato la goliardia, nei gruppi dove hanno condiviso fotomontaggi di un Messina rattristato mentre accarezza le foto dello scudetto del 2001 o del patron meneghino Giorgio Armani intento a osservare un abito ‘griffato’ Virtus. E poi chi, come il digital artist Francesco Rinaldi, è ricorso all’arte per perpetuare il successo bianconero, ritraendo l’Mvp delle finali Milos Teodosic nel capolavoro Notte Stellata di Van Gogh, intitolata per l’occasione Goodnight Milano. Ci sono stati infine numerosi messaggi di congratulazioni anche dalle altre squadre del massimo campionato di basket italiano come l’Aquila Basket Trento, Reyer Venezia, Leonessa Brescia, Happy Casa Brindisi e Vanoli Cremona, che non ha dimenticato i complimenti ad personam per "il grande ex e capitano Pippo Ricci". Le imprese d’altronde non hanno bandiera e non c’è distanza interpersonale che possa separare l’unione nel successo.
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