Visioni Italiane con Pasolini, Pavarotti e Virzì

Il 2 novembre torna il festival della Cineteca. In apertura il film di Angelini: "Ho cercato un ordine fra le testimonianze. Fu un delitto politico"

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Fresco di proiezione alla Festa del Cinema di Roma, sarà il film di punta della giornata inaugurale della 28esima edizione di Visione Italiane, il festival degli esordi della Cineteca: il 2 novembre, anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, al Lumière (19.30), verrà presentato Pasolini. Cronologia di un delitto politico di Paolo Fiore Angelini. Il regista ha messo insieme in due anni di lavoro con tanti collaboratori, il backstage di fatti, documenti, testimonianze e nuovi indizi, che fecero della morte dello scrittore e regista bolognese all’Idroscalo di Ostia nel 1975, "un omicidio politico" "mai riconosciuto ufficialmente" afferma Angelini, "visto che in carcere, come esecutore del delitto, finì Pino Pelosi". La sua narrazione è ispirata al libro dal titolo omonimo di Andrea Speranzoni e Paolo Bolognesi, con l’intento di trasformare un testo di ricerca in storia. "I testimoni di questo fatto liquidato come un incontro omosessuale ‘finito male’ erano tanti – spiega Angelini, che ammette di aver voluto mettere ordine fra le verità – e non ero sicuro che avrebbero accettato di parlare. Invece è successo, come nel caso dell’allora generale dei carabinieri Antonio Cornacchia che ha rilasciato nuovi elementi".

Ma l’anteprima della kermesse dedicata alla ‘prima volta registica’ sarà martedì 1 novembre con alle 20 l’evento speciale La bella vita- Director’s Cut: si tratta dell’esordio di Paolo Virzì che sarà al cinema per raccontare il restauro del film uscito nel 1994 e ormai introvabile. Protagonisti del festival sono giovani registe e registi tra i 20 e i 30 anni, che trovano in questa storica iniziativa, nata da un’intuizione della direttrice artistica Anna De Martino, una possibilità preziosa. Perché è vero che Bologna è sempre la destinazione più interessante per studiare il cinema, ma è anche vero, come afferma l’assessore regionale Mauro Felicori, che poi i futuri filmmaker devono andare altrove per lavorare. La città si è molto trasformata, è uno dei centri produttivi più interessanti d’Italia grazie anche alla Film Commission regionale, ma la realtà ci dice che tante risorse finanziarie si trovano più facilmente all’estero. per mostrare il proprio operato il festival rimane la migliore opportunità, anche perché gli esordienti convivono con registi affermati.

Ecco arrivare ad esempio, sempre da Roma, le anteprime dei lungometraggi Princess di Roberto De Paolis, Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza di Elisabetta Sgarbi, Gli ultimi giorni dell’umanità di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, Bentu di Salvatore Mereu, Infinito. L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini e La California di Cinzia Bomoll. Arriva da Roma anche il cortometraggio di 90 secondi di Luigi Toccafondo su Pavarotti e tra gli ospiti Ippolita Di Majo, sceneggiatrice di Qui rido io e Nostalgia di Martone. Per affrontare il tema scottante del futuro delle sale, il 3 novembre alle 11,30 si terrà un incontro con un gruppo di esercenti; per parlare del cinema che verrà, alle 15, incontro condotto da Gian Luca Farinelli con interventi di autori e produttori.

Benedetta Cucci

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