Welfare aziendale per sostenere la natalità

Purtroppo stiamo vivendo un vero inverno demografico. La tendenza al calo continuo viene da lontano. Il saldo naturale si attesta...

Purtroppo stiamo vivendo un vero inverno demografico. La tendenza al calo continuo viene da lontano. Il saldo naturale si attesta in Emilia-Romagna su valori negativi già dalla metà degli anni ‘70. Gli aiuti alle famiglie servono, ma bisogna anche cercare di comprendere le c ragioni di un calo demografico che fornisce un saldo negativo del 3% annuo. Secondo un’analisi di ChangesUnipol ed elaborata da Ipsos, il 53% dei bolognesi che rimanda o non progetta di avere figli cita le motivazioni lavorative come la causa principale e il 32% lamenta il fatto di non avere un lavoro stabile; il 49% ritiene insufficienti le politiche a sostegno della famiglia. Tra le iniziative anti-denatalità, sempre secondo la ricerca, l’assegno universale per i figli a carico e il rafforzamento delle politiche di sostegno per spese educative e scolastiche sono le più apprezzate, rispettivamente con il 66% e il 65% di preferenze. E’ il dato più elevato registrato tra le metropoli italiane. A seguire, la riforma dei congedi parentali e il supporto ad un maggiore protagonismo degli under 35 (ciascuna con il 59%), e infine l’introduzione di incentivi per il lavoro femminile (56%). Una strada percorsa che si sta diffondendo ed è da incentivare è il welfare aziendale. Se le imprese (e sono già tante) aiutano il settore pubblico nell’assistenza alle famiglie probabilmente si arriverà a dare più fiducia alle coppie.

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