West Nile, salgono a 11 le persone ricoverate

L’assessore comunale alla Sanità Barigazzi. "Nessun ritardo nella prevenzione"

L’assessore comunale alla Sanità Giuliano Barigazzi

(DIRE) Bologna, 1 giu.

Bologna, 6 settembre 2018 - Salgono a undici i ricoverati per West Nile: al Maggiore, dove domenica scorsa sono morte due anziane, già colpite da altre malattie, da ieri c’è un terzo degente. «Non è grave», assicura l’Ausl. Altri quattro pazienti sono al Sant’Orsola – dove però si registrano le dimissioni di un uomo, l’ingresso di una donna e un paziente ancora in prognosi riservata – tre restano nell’ospedale di Budrio e uno a Bentivoglio.

Una situazione d’emergenza che martedì ha spinto Sergio Venturi, assessore regionale alla Sanità, ad ammettere che è necessario «sensibilizzare ulteriormente i Comuni per combattere le larve (delle zanzare, ndr) – quando è ora».

WEST NILE / 10 cose da sapere

3 - Gazze e corvi sono i veri portatori del virus
3 - Gazze e corvi sono i veri portatori del virus

Assessore Giuliano Barigazzi, ci sono stati ritardi nella prevenzione? «No – risponde il titolare uno della Sanità a Palazzo d’Accursio – perché abbiamo fatto più di quello che prevede la Regione, e soprattutto, quando ci siamo resi conto che il virus era arrivato in anticipo, abbiamo potenziato gli interventi, prima dell’invito regionale del 16 agosto».

In che modo? «Con l’ordinanza del 26 luglio abbiamo stabilito gli interventi adulticidi nei luoghi in cui alla sera si incontravano più di 200 persone, un’azione intrapresa anche prima».

A luglio? «A luglio gli adulticidi, ma i trattamenti contro le larve sono partiti all’inizio di aprile e da luglio vengono ripetuti non più ogni 30 giorni, ma ogni 15 e proseguiranno per tutto il mese: coinvolgono 90mila tombini, con inviti a prevedere azioni nelle aree verdi private. Ma non è tutto».

Che cos’altro è stato fatto? «Nelle aree ortive, dove sono presenti 2.500 bidoni di raccolta delle acque meteoriche, sono stati portati crostacei mangiatori di larve. Poi i trattamenti nelle 43 scuole che hanno ospitato i centri estivi e anche nei centri anziani e sportivi, oltre che in 35 parchi pubblici».

Interventi forse non sufficienti? «Eppure, lo sforzo è stato imponente. Oggi sappiamo che dobbiamo intensificare ulteriormente le azioni di contrasto, soprattutto se questo tipo di fenomeni arriva in anticipo».

Quante risorse sono state destinate alla lotta alle zanzare? «La spesa è stata di 160mila euro, un po’ di più dell’anno scorso. Nel 2019 ci porremo il problema anche a livello di bilancio».

I cittadini sono stati informati che sarebbe stata un’estate a rischio? «Abbiamo lasciato negli Urp 40mila volantini e dato informazioni nei siti. Il prossimo anno dovremo investire maggiormente in campagne di sensibilizzazione: per la prevenzione sono molto importanti anche i comportamenti individuali».

LA SCHEDA / Sintomi e prevenzione

Cos'è
Cos'è

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro