Xm24 protesta in piazza Maggiore e in corteo per le vie centro a tutto volume

Fischietti e musica. I manifestanti hanno anche distribuito delle banconote col volto di Merola e la scritta 'Sgomberare' per speculare

Il corteo di protesta per le vie del centro (FotoSchicchi)

BOLOGNA. Proteste di XM24 (e in minor parte precari della scuola) durante la firma dell’accordo tra Comune e Ministero della Difesa

Bologna, 17 gennaio 2020 - Protesta del centro sociale Xm24 fuori da Palazzo d'Accursio (FOTO), durante la firma del Protocollo per la razionalizzazione e la valorizzazione di immobili militari sul territorio bolognese tra il sindaco Virginio Merola e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

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Decine di attivisti, sgomberati ieri dopo due mesi di occupazione dall'ex caserma Sani, hanno inscenando in piazza Maggiore una protesta rumorosa con fischietti, musica a tutto volume e pentole usate come tamburi. La sede del Comune è rimasta presidiata dalle forze dell'ordine. I manifestanti hanno distribuito delle banconote di carta da centomila lire con il volto del sindaco Virginio Merola e la scritta 'Sgomberare' per speculare. 

Subito dopo lo sgombero di giovedì mattina (ieri) dell'ex caserma Sani, erano scesi in strada per un corteo improvvisato lungo le strade cittadine. Oggi sono quindi scesi di nuovo in piazza promettendo di occuparla nuovamente. Oggetto della protesta, la firma del protocollo tra il sindaco e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che dovrebbe sbloccare la riqualificazione delle aree militari in città.

In particolare, già ieri con l'open day dell'ex caserma Perotti, si era parlato del destino anche dell'area di via Carlo Marx e e della Stamoto di via del Parco, ma nell'elenco figura anche quella di via Ferrarese ex Sani. Un tempismo che ha insospettito "Andrea", nome collettivo del movimento, che in piazza Nettuno, a suon di fischietti e tamburi, ha deciso di protestare in modalità "clown army": tutti indossano vestiti da militare (camicie, giacche color kaki) e accessori da clown, come nasi rossi, parrucche e trombette, improvvisando una parodia di una marcia.

Un contrasto che tuttavia non si limita alla goliardia. Gli attivisti infatti, circa 200 i presenti, non hanno risparmiato numerosi cori e slogan, piuttosto duri, verso le decisioni dell'amministrazione. "La responsabilità numero uno è solo del Pd", gridano al megafono, bollando come "fuffa" tutto il percorso della trattativa con l'amministrazione comunale, in particolare con l'assessore Matteo Lepore, per la ricerca di una nuova sede dopo lo sgombero della storica sede di via Fioravanti dopo 17 anni di occupazione.

Bersaglio numero uno, però, rimane il sindaco Merola. Sul finire della protesta, il collettivo ha rovesciato davanti all'ingresso di Palazzo D'Accursio una cassa di letame, dedicandola proprio al primo cittadino, mentre venivano lanciate banconote facsimile con il suo volto sopra, già utilizzate in altre occasioni.

Poi il via al corteo per le strade del centro (VIDEO). Da piazza Maggiore, attraverso via Ugo Bassi i manifestanti sono arrivati in piazza San Francesco, per poi riprendere il percorso per piazza Malpighi e via Porta nuova, e ritornare sotto Palazzo d’Accursio. Tutto sempre a suon di fischi, musica e cori. 

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