Xm24 Bologna. "Videocamere contro le occupazioni"

Il presidente di Acer Alessandro Alberani: "Porte blindate per evitare intrusioni e all’ex mercato di via Fioravanti torrette di ‘guardia’"

Il presidente di Acer Alessandro Alberani

Il presidente di Acer Alessandro Alberani

Bologna, 14 dicembre 2019 - Porte blindate per evitare le occupazioni di alloggi Acer. E torrette di controllo munite di telecamere per monitorare gli spazi più grandi. Tipo l’ex mercato di via Fioravanti. Un sistema preventivo che, dati alla mano, porta ottimi risultati, come spiega il presidente dell’Acer Alessandro Alberani.

A due settimane dalla fine del 2019, qual è la situazione delle occupazioni in città? "Tre anni fa, gli alloggi Acer illegalmente occupati erano 200. Oggi, c’è rimasto un solo appartamento occupato a Bologna e si trova in zona Barca, mentre nell’area metropolitana sono quattro le criticità ancora da risolvere. Dal primo gennaio scorso abbiamo liberato 13 alloggi e abbiamo sventato 120 tentativi di occupazione".   

Come avete fatto a evitare che gli occupanti, una volta fatti uscire, non tornassero? "Dall’inizio dell’anno abbiamo installato 300 porte blindate di ultima generazione, evitando di murare gli accessi delle abitazioni come si faceva prima. Ma fondamentale è stata soprattutto la collaborazione degli assegnatari legittimi, che sono i primi interessati a che le cose funzionino nei nostri palazzi e che ci hanno segnalato, in tempo reale, i tentativi di intrusione, in maniera tale che potessimo attivarci in maniera tempestiva".

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La tecnologia vi sta aiutando anche per la questione ex Xm24. "La stessa società che si occupa dell’installazione delle porte, ha installato un sistema di torrette di sicurezza, con un sistema di videocamere che ci permette di controllare costantemente lo spazio dell’ex mercato, segnalando subito se qualcuno tenta di introdursi all’interno".  

Come vanno i lavori in via Fioravanti? State rispettando la vostra tabella di marcia? "Abbiamo sanificato tutta l’area e stiamo demolendo alcune parti che non servono, predisponendo la struttura esistente per l’inizio dei lavori di recupero".  

Anche un ex storica occupazione, quella di via Gandusio, ha cambiato volto. "Due sere fa ho partecipato a un’assemblea proprio in via Gandusio, con Comune e Open group, alla quale hanno preso parte tutti i nuovi assegnatari degli alloggi: qui abbiamo sperimentato un nuovo assetto di mix sociale, con le nuove case assegnate in maniera mista. Una parte a famiglie italiane, una parte a stranieri, una parte ad anziani e, infine, dieci alloggi a studenti, a cui è stato fornito il vademecum della buona convivenza".  

Al di là delle occupazioni, un grosso problema sono i subaffitti. "Abbiamo controllato 200 nuclei, portando a termine 92 pratiche, mentre sono in fase di elaborazione altre 72 posizioni e 42 con il contributo della municipale, finalizzati alla decadenza dell’alloggio. Abbiamo poi due dipendenti che si occupano esclusivamente di contattare le famiglie con posizioni anomale, sia su questo fronte che su quello della morosità. In questo modo, lavorando con rigore, ma anche valutando situazione per situazione dal lato umano, abbiamo recuperato quasi 4 milioni in due anni".

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