Bologna, 31 luglio 2023 – Piazza Maggiore è gremita per la festa in onore di Patrick Zaki. L’attivista egiziano, arrivato in città la settimana scorsa con la fidanzata (e futura moglie) Reny e la sorella Marise, ha rimosso lo striscione Libertà per Patrick Zaki appeso alla finestra di Palazzo d’Accursio (vicino a quelli per Giulio Regeni e le donne iraniane, ndr). Accanto a lui, in questo emozionante momento, la sua professoressa Rita Monticelli, il rettore Molari e il sindaco Lepore.
Il momento è stato preceduto da un countdown a cui ha partecipato tutta la piazza, tra le urla commosse dei presenti. La stessa piazza che poco dopo si è lasciata andare a un meraviglioso applauso in onore dell’attivista egiziano. “Sono molto lieto di essere qui – le prime parole di Zaki – finalmente a Bologna. Sono veramente grato al rettore, alla professoressa Monticelli, a tutti i giornalisti che fin dal primo momento hanno lottato per me. Vorrei poi ringraziare di cuore la città intera che in questi quattro anni mi ha sempre sostenuto". Zaki ha poi ricordato come Bologna sia una città che sta a fianco di persone che difendono e rappresentano idee diverse. “Oggi celebriamo la mia liberazione, ma da domani lotteremo ancora per chiedere la scarcerazione degli altri detenuti”.
La festa si è poi spostata sul palco con tutti gli interventi tra cui amici e colleghi di Patrick: il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, l’assessore regionale Paolo Calvano, il cardinale Matteo Zuppi, il fumettista Gianluca Costantini e tanti altri. Presente in piazza anche la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Dopo gli interventi, un regalo speciale per Patrick direttamente dal Bologna calcio, di cui è tifoso. L’ad Claudio Fenucci gli ha regalato una maglia rossoblù con il numero 10. Poi una promessa: "Lo aspettiamo presto allo stadio".
La serata si è conclusa con la consegna della cittadinanza onoraria al ricercatore egiziano da parte del sindaco e dalla presidente del consiglio comunale, Maria Caterina Manca. Con loro sul palco anche 17 tra sindaci e sindache della Città metropolitana che, come Bologna, hanno deciso di conferire a Zaki la cittadinanza onoraria perché "Patrick è uno noi".