
La storia di Patrick Zaki sarà un libro. Il ricercatore egiziano, laureatesi lo scorso 5 luglio all’Alma Mater, racconta la sua storia, gli interrogatori, l’isolamento, le torture, il confronto con il mondo delle carceri in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana e cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l’affetto dei suoi cari, della fidanzata, dell’Italia tutta.
Lo fa in ‘Sogni e illusioni di libertà. La mia storia’ che sarà in libreria il 13 ottobre, nella traduzione di Anna Maria Lorusso, per La nave di Teseo "orgogliosa di annunciare la pubblicazione del primo libro di Patrick Zaki".
"Siamo felici e onorati di accompagnare Patrick Zaki in questa volontà di raccontare quanto ha vissuto sulla sua pelle e quanto ha subito. Sogni e illusioni di libertà è una testimonianza formidabile che non lascia indifferenti, va dritto allo stomaco, e dovrebbe farci adoperare perché ingiustizie del genere, che continuano ad accadere nel mondo, non si ripetano più" dice Elisabetta Sgarbi, publisher La nave di Teseo.
Cosa significa ritrovarsi in prigione senza aver commesso alcun reato? Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki torna in Egitto, al Cairo, a casa sua, da Bologna, dove al tempo studiava all’Alma Mater. Si vuole fermare pochi giorni. È solo la pausa di uno studente che torna a casa temporaneamente, ma le cose non vanno come previsto: Zaki viene arrestato e resterà in prigione per i seguenti 22 mesi.
Bologna, la sua università, l’Italia intera, reagiscono e da quel 7 febbraio non smettono di manifestare affinché Patrick venga liberato. Nel nostro Paese, infatti, sono tantissime le manifestazioni che in questi anni hanno accompagnato la dolorosa vicenda, dall’arresto fino alla grazia ricevuta negli scorsi mesi, del ricercatore egiziano. In oltre 250 pagine Zaki racconta cosa successe davvero quel giorno e cosa avvenne poi, nei giorni successivi.
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