Coronavirus, Zaky 'ostaggio'. Rinviata l'udienza di un'altra settimana

Lo studente dell'Università di Bologna è detenuto in Egitto con accuse di propaganda sovversiva

Patrick George Zaky

Patrick George Zaky

Il Cairo, 6 aprile 2020 - L'emergenza coronavirus sposta di un'altra settimana l'udienza in cui oggi doveva essere deciso se prolungare o meno di altri 15 giorni la custodia cautelare di Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell'Università di Bologna in carcere da due mesi in Egitto, e al momento al Cairo, con l'accusa di propaganda sovversiva. A riferirlo è stato una sua legale, Hoda Nasrallah.

Questo nuovo slittamento deciso dalla Procura egiziana si aggiunge la quello già disposto per lo stesso motivo, il 30 marzo scorso. Anche stavolta il motivo del rinvio è la mancata possibilità di far comparire gli indagati davanti al giudice, legato all'allarme Covid-19. Il legale Nashrallah ha inoltre riferito che il procuratore le ha chiesto se Patrick avesse ricevuto i libri che aveva chiesto di riavere e lei ha risposto di non saperlo perché lo studente non può ricevere visite per via dell'emergenza. In Egitto vige tra l'altro un coprifuoco serale-notturno per il coronavirus.

Patrick è accusato fra l'altro di incitamento alla protesta e istigazione a crimini terroristici con post su un account Facebook che secondo la difesa non era curato da lui. "Sono passati ormai 60 giorni da quando Patrick è stato arrestato al Cairo, 60 giorni trascorsi nell'incertezza di sapere se la sua detenzione sarebbe stata prorogata o meno, un'incertezza peggiorata dalla situazione del Covid-19 in Egitto che ha di fatto sospeso le attività del sistema giudiziario e purtroppo Patrick è ostaggio di questa situazione". Così ha riferito il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro