Zanardi, le lacrime della mamma. "Vorrei svegliarmi quando Alex starà bene"

Anna, la madre del pilota: “Il telefono squilla di continuo. Tutti mi chiedono come sta il mio Alessandro“

La signora Anna Zanardi al balcone della casa di Castel maggiore (Schicchi)

La signora Anna Zanardi al balcone della casa di Castel maggiore (Schicchi)

Castel Maggiore (Bologna), 21 giugno 2020 - "Adesso, vorrei solo non pensare più a niente, addormentarmi in un sonno sereno, senza brutti sogni, senza incubi. E vorrei risvegliarmi solamente quando si risveglierà Alessandro dal suo sonno". A parlare è la signora Anna , la mamma di Alex Zanardi, che attende con ansia notizie da Siena e spera che il figlio torni presto a casa. Si lascia andare a qualche parola dal terrazzino al piano terra di casa sua, a Castel Maggiore, in una palazzina che staziona in una zona tranquilla e silenziosa della cittadina, immersa nel verde. Quel verde che circonda anche il suo terrazzo in una specie di oasi nonostante i tanti palazzi intorno.

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È la casa di sempre, quella in cui vennero ad abitare quando Alex era ancora un bambino. La signora ha il viso che solo una mamma può avere quando si trova nella situazione di avere un figlio in ospedale ricoverato in gravi condizioni. Il dolore non si può descrivere con delle parole, ma la signora dà l’impressione di essere una donna forte che sta affrontando, solo come una mamma forte può fare, questa ennesima sfida del figlio che improvvisamente e inaspettatamente le ha messo di fronte. "Il telefono squilla in continuazione – continua la signora Anna –, tutti mi chiedono, ho visto filmati, uno particolarmente bello devo proprio riconoscerlo, che mi ha davvero colpito. Filmati che le televisioni nazionali e non solo stanno dedicando a mio figlio e sono commossa da quanta attenzione , da quanto affetto ci sia attorno ad Alex".

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Non lo dice espressamente la mamma di Alex ma dal suo sguardo si può capire che confidi adesso nel carattere determinato e da combattente del figlio. Caratteristiche che Alex aveva sin da piccolo, come annuisce la signora. Un carattere deciso e battagliero che è sempre venuto fuori nei momenti decisivi della sua vita. "Adesso - aggiunge la mamma di Alex -, in questa dolorosa attesa, voglio cercare solo il silenzio. Non voglio dire altro, non me la sento, non è il momento per dire nulla". E così dicendo rientra all’interno della sua abitazione.

Nel 2013 Alex Zanardi ricevette, per mano del sindaco di allora di Castel Maggiore, Marco Monesi, una benemerenza civica. Si trattava dell’ Ape d’Oro . "È una benemerenza – spiega Monesi - dedicata a quei cittadini, enti o associazioni impegnati nel sociale, nel volontariato, nel lavoro, nell’impresa. Ricordo bene che quando dovevo contattare Alex, per coinvolgerlo in iniziative organizzate dal Comune, a volte era difficile farlo. Allora spesso facevo riferimento a sua mamma Anna. Una signora cordiale sempre disponibile che tutte le volte contattava lei per me il figlio e grazie anche a lei poi riuscivamo a portare in porto le iniziative che avevamo prefissato. Non possiamo far altro che abbracciare la signora Anna cercandole di dare tanta energia e forza per sostenere questa difficile e dolorosa situazione che sta vivendo".  

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