Zivieri punta sul futuro e apre la sua Fattoria

La storica macelleria lancia un progetto ambizioso con un pool di imprenditori: ristorante, bottega, camere e allevamenti visitabili

Zivieri punta sul futuro e apre la sua fattoria

Zivieri punta sul futuro e apre la sua fattoria

di Gabriele Mignardi

Zivieri esce da Fico ed apre la Fattoria alle Lagune di Sasso Marconi. La storica macelleria protagonista della scena gastronomica nazionale si concentra su un progetto coraggioso e nuovo solo all’apparenza. Dopo una collaborazione durata diversi anni ed una ristrutturazione generale, la famiglia originaria di Monzuno ha infatti appena riaperto il ristorante, la bottega, le stalle e le camere che furono di uno dei primi agriturismi della nostra regione: le Conchiglie della famiglia Foschi: 80 ettari di prati e boschi estesi sulla cresta del contrafforte tra Reno e Lavino. Cinquecento metri di altitudine ed una vista che spazia sulla pianura da Modena a Bologna ad una distanza che pare siderale dal Teatro della carne e dal Caab.

Un taglio netto che sa di clamoroso, sul quale Aldo Zivieri però non vuole affondare il coltello: "Purtroppo non condivido il nuovo progetto di Fico e nei prossimi anni, che saranno inevitabilmente difficili, preferiamo concentraci su questo nuovo percorso che esige il massimo impegno", dice mentre accompagna i visitatori nelle stalle a visitare i 450 animali che abitano la fattoria didattica.

In questa nuova avventura i fratelli Zivieri sono affiancati da quattro soci imprenditori che hanno condiviso la visione del progetto: Licia Franchini, Roberto Melloni, Luciano Messori e Giancarlo Nigelli. All’interno della Fattoria si trovano gli allevamenti della macelleria, tutti visitabili: pecore biellesi, capre della Val Nerina, bovini romagnoli, suini neri ed un cavallo da traino, Zigulì, reduce da Fico. Tutte le greggi sono allevate allo stato semibrado: quando la stagione lo permette, gli animali vengono portati al pascolo in aree diverse della proprietà, lasciati liberi di nutrirsi di ciò che la natura mette loro a disposizione.

Più di due ettari di terreno sono invece stati dedicati alla realizzazione di un orto in cui vengono coltivati verdure e frutti di stagione utilizzati dalla cucina per la preparazione dei piatti o messi in vendita all’interno della bottega.

"Durante questa tremenda pandemia questi imprenditori hanno scommesso sul futuro, hanno pensato ad un domani che sarà necessariamente diverso dal passato – ci tiene a sottolineare il direttore di Confcommercio Ascom Giancarlo Tonelli –. Un esempio virtuoso di relazione col territorio e la natura". Un aspetto sottolineato dal direttore di Confagricoltura Bologna Andrea Flora: "In questa esperienza della Fattoria Zivieri ci siamo impegnati per favorire un intreccio virtuoso tra agricoltura, commercio, artigianato alimentare nel quale la famiglia rimane protagonista assoluta", ha detto a proposito di un progetto che vedrà ulteriori sviluppi con percorsi salute ed escursionismo a piedi e in bicicletta.

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