Zona ateneo e poi Navile e Savena "Scritte e rifiuti, le aree più a rischio"

L’indagine commissionata da Confabitare ha raccolto le segnalazioni di oltre 15mila cittadini

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La zona universitaria. E poi il Pratello, la Bolognina, il quartiere San Vitale e, quasi a sorpresa, il Savena. Eccola la mappa dei quartieri dove, secondo un sondaggio commissionato da Confabitare, "si vive peggio". L’indagine, che accompagnava una petizione anti-degrado già consegnata al sindaco Matteo Lepore, ha visto la partecipazione di oltre 15mila cittadini, di cui 10.882 residenti in centro (67,5%) e 5.239 (32,5%) in periferia.

Analizzando nel dettaglio, si scopre che, per quanto riguarda il centro, a lamentarsi di più sono i residenti di via Indipendenza e stazione (982 segnalazioni) e gli abitanti del Pratello e dintorni (854), ma la ‘palma d’oro’ delle proteste spetta alla zona universitaria (1.032). In periferia, al primo posto in termini di segnalazioni di sporcizia e degrado sono i quartieri San Vitale (2.846 firme), Navile (2.545) e Savena (2.312). E stando agli esiti del sondaggio, i cittadini si dimostrano ormai esasperati dalle scritte sui muri e dalla sporcizia per terra e lungo i portici; in particolare, nei confronti di padroni maleducati di cani che lasciano incuranti per strada le deiezioni dei loro animali.

Le lamentele per le scritte sui muri e la sporcizia hanno raggiunto quota 6.921, ovvero il 42,93% del totale, e interessano soprattutto la zona universitaria ed il Savena, dove tante sono anche le segnalazioni per la presenza di nomadi autori di furti e rapine. Al secondo posto si piazzano le lamentele per bivacchi e schiamazzi notturni (4.935, pari al 30,61%) che riguardano, in particolar modo, via del Pratello, piazza Santo Stefano, piazza San Francesco e piazza Verdi; in periferia continua a farla da padrone il Savena.

Infine, va menzionata l’insofferenza di alcuni quartieri, come la Bolognina, i viali di circonvallazione e Borgo Panigale, nei confronti dei fenomeni di spaccio e prostituzione (4.265 segnalazioni, pari al 26,45%). In quest’ultimo caso, è da notare come a lamentarsi maggiormente siano le famiglie. Come spiega Confabitare, "in molti casi i condomìni hanno dovuto assumere ‘vigilantes’ privati per poter garantire la sicurezza e l’incolumità non solo dei residenti, ma anche di amici e parenti in visita, durante le ore serali e notturne". "Purtroppo la situazione del degrado, in alcune zone della città, è davvero incandescente, l’esasperazione è univoca" ribadisce Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare: "Chiediamo un intervento del sindaco per evitare la deriva, e potrà contare anche sulla nostra collaborazione".

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