NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Zona autostazione, altro sangue: "Aiutatemi, mi hanno investito". Era stato accoltellato alla schiena

Un passante ha visto in via Matteotti il venticinquenne egiziano ferito e ha chiamato i soccorsi. La polizia, seguendo le tracce, ha individuato il luogo dove presumibilmente è avvenuta l’aggressione.

Zona autostazione, altro sangue: "Aiutatemi, mi hanno investito". Era stato accoltellato alla schiena

Volanti e Scientifica all’autostazione, dove sono state trovate tracce di sangue e cocci di bottiglia

Cocci di bottiglia e chiazze di sangue. Ma nessun ferito, in quel momento, nei dintorni. Una scena del ‘delitto’ che ha attirato l’attenzione della polizia sabato sera intorno alle 21, arrivata all’autostazione seguendo le tracce di quella che si presume sia stata una aggressione o una rissa. Il sangue era nei pressi del cantiere, dove sono soliti stazionare, durante il giorno, gruppi di ragazzini e anche spacciatori.

Le Volanti e la Scientifica hanno lavorato tutta la sera per cercare di ricostruire cosa fosse accaduto. E per capire se quel sangue appartenesse a un venticinquenne egiziano, che era stato soccorso nel tardo pomeriggio in via Matteotti con la mandibola fratturata e più ferite da arma da taglio, inferte presumibilmente con una lama o un vetro, alla schiena e alla gamba. L’uomo, che aveva raccontato di essere rimasto vittima di un incidente stradale in piazza dell’Unità, era stato portato poco prima delle 20 al pronto soccorso del Maggiore.

E in via Matteotti era intervenuta la polizia locale, per cercare tracce di questo fantomatico investimento. Tuttavia, una volta in ospedale, i sanitari hanno notato che, sotto a maglia e pantaloni intrisi di sangue, c’erano ferite più compatibili con coltellate o tagli inferti con un pezzo di vetro che non con lo schianto dovuto a un incidente. E hanno dunque allertato anche il 113. I poliziotti delle Volanti sono arrivati anche loro in via Matteotti. Dove non c’erano, però, elementi tali da far pensare a una colluttazione avvenuta. Seguendo le tracce, sono invece arrivati all’autostazione. Dove, a questo punto è plausibile, il venticinquenne sia stato aggredito, per poi scappare verso via Matteotti, dove è stato soccorso.

Una ricostruzione che i poliziotti stanno verificando attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza riprese dagli impianti della zona. Il venticinquenne, richiedente asilo, potrebbe aver mentito per nascondere gli autori dell’aggressione o per non dire di aver partecipato a una rissa. Intanto, per i tagli riportati, è stato ricoverato e i suoi abiti sequestrati dalla polizia, per confrontare le tracce ematiche con quelle rinvenute all’autostazione.

Accertamenti che proseguono parallelamente ai servizi di controllo anti spaccio, crimalità e degrado messi in campo in piazza XX Settembre e strade limitrofe dalla Questura. In questo contesto, sabato gli operatori del Reparto mobile hanno individuato, in Galleria 2 Agosto, l’autore di un furto. Si tratta di un tunisino di 16 anni con precedenti per spaccio, che aveva appena rubato il cellulare a un ragazzo pakistano all’interno del parco della Montagnola per poi scappare verso la Galleria. Lì gli uomini del Reparto lo hanno bloccato e denunciato per furto, senza riuscire però a recuperare il cellulare, di cui nel frattempo il ragazzo si era disfatto consegnandolo ad un complice.