Bologna zona rossa: ristoranti aperti per protesta

Mercoledì alcuni locali della città dovrebbero alzare le serrande malgrado i divieti. Passaro (#IoApro): "Saremo una quindicina"

Alcuni ristoratori bolognesi sul crescentone sabato, alla manifestazione di #IoApro

Alcuni ristoratori bolognesi sul crescentone sabato, alla manifestazione di #IoApro

Bologna, 6 aprile 2021 - Dovrebbero essere una quindicina, tra bar e ristoranti, i pubblici esercizi che rimarranno aperti in città nella giornata di domani, mercoledì 7 aprile, come segno di protesta per le restrizioni applicate dal governo vista la grave situazione pandemica.

Torna la zona rossa 'feriale': ecco i negozi aperti

L’apertura di domani era stata in qualche modo annunciata sabato pomeriggio, dal palco della manifestazione #IoApro di piazza Maggiore, e oltre a Bologna saranno diverse le città che vedranno questo tipo di reazione da parte degli esercenti – non la prima, come noto –, stremati dopo la lunga chiusura che pare ancora lontana dal cessare. Prima si parlava del 12 aprile per una graduale riapertura dei ristoranti a pranzo, adesso siamo slittati al 20. Di certo lo scoramento cresce con i giorni di buio, come conferma Biagio Passaro.

Titolare del Regina Margherita di via Santo Stefano, che domani resterà aperto. "Sarò domani – oggi, ndr – alla manifestazione nazionale di Roma, saremo tantissimi – spiega Passaro, che è anche tra i fondatori nazionali di #ioApro –. Sicuramente apriremo mercoledì, abbiamo notizia di una quindicina di attività intenzionate a farlo, e le multe che arriveranno le daremo ai nostri legali per contestarle. Non ci sono i presupposti per avere paura delle sanzioni. Il cittadino ristoratore si trova davanti a una scelta: o la chiusura e il fallimento oppure una multa da 400 euro, noi andiamo avanti. E non siamo fiduciosi su una riapertura per il 12 aprile – continua Passaro –, ogni volta ci danno dei numeri come se fossimo al Lotto, non hanno rispetto della nostra intelligenza".

Passaro non esclude che la protesta di domani a Roma, sotto i palazzi del potere, non possa essere movimentata. "Chiederemo in via democratica un incontro con i membri che contano del governo. Se questo non avverrà – continua Passaro – temo che qualcuno vorrà far valere in ogni caso le proprie ragioni. Devono ascoltarci, il nostro movimento sta crescendo con le adesioni. Se diventeremo un partito? Oggi lo escludiamo, ma un domani chi lo sa, valuteremo alla fine di questo calvario".

Intanto domani diversi esercenti bolognesi parteciperanno attivamente alla protesta romana, il punto di ritrovo per il pullman regionale è al casello di Cantagallo, simbolo ormai della protesta dopo il blocco di giorni fa in autostrada. Altri ristoratori della provincia bolognese raggiungeranno Roma in treno oppure con mezzi propri.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro