Zona stazione, maxi-retata Due baby rapinatori arrestati

Ottanta identificati. Controllo del territorio interforze e indagini della Squadra mobile su violenze e rapine

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Rapine all’arma bianca, sedicenni accoltellati al petto, spaccio quotidiano e degrado al dettaglio: in una parola, la zona della stazione. Dove, però, l’altro pomeriggio l’aria è cambiata. Cinquanta operatori delle forze dell’ordine, tra poliziotti e carabinieri, con gli agenti della polizia locale con i loro cani, hanno rivoltato come un calzino piazza XX Settembre, via Galliera, via Boldrini, i giardini Fava e la Montagnola in un’operazione interforze ad alto impatto, durante la quale sono state controllate 80 persone, la maggior parte delle quali (65) straniere. Undici sono state accompagnate in Questura per accertamenti.

L’attività ha visto anche la partecipazione della Pas, la divisione di polizia amministrativa, impegnata nel controllo di bar e negozi di vicinato. Una risposta, quella di martedì pomeriggio, alla richiesta di sicurezza dei cittadini. Nel corso del pomeriggio due nigeriani, di 23 e 34 anni, sono stati denunciati: il primo per spaccio, l’altro per l’inottemperanza al foglio di via. Altri tre stranieri, due nigeriani e un tunisino, sono stati accompagnati in centri per il rimpatrio; in due bar sono state riscontrate violazioni amministrative e tra piazza Medaglie d’Oro, giardini Fava e Montagnola sono stati recuperati, grazie al fiuto dei cani poliziotto, 35 grammi di hashish, sequestrati a carico di ignoti.

Non solo controllo del territorio però. Martedì, all’esito di una rapida indagine, la Squadra mobile ha arrestato due giovani tunisini, di 20 e 17 anni, perché ritenuti responsabili di aver messo a segno, con due complici ancora a piede libero, due rapine in piazza XX Settembre. L’indagine, che ha portato al fermo dei due ragazzi, rintracciati in via Matteotti, è partita da due episodi di rapina, uno di metà novembre, l’altro di domenica scorsa, messi a segno con le stesse modalità. Ossia, i quattro giovani stranieri, scelta la vittima, la minacciavano con un coltello per farsi consegnare soldi e cellulare. Nel primo caso, un pakistano era stato rapinato di 350 euro e preso a pugni in faccia perché aveva tentato di reagire; nel secondo, un sedicenne ucraino era stato picchiato per il cellulare e una cassa bluetooth. I poliziotti sono riusciti a identificare la banda grazie alle immagini riprese dalla videosorveglianza.

Nicoletta Tempera

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