
Matteo Zuppi, cardinale e presidente della Cei, ai funerali di papa Francesco
Bologna, 27 aprile 2025 – Sono giorni intensissimi per Matteo Zuppi. I funerali, l’omaggio alla salma di papa Francesco, il novendiale (i nove giorni di lutto che seguono la morte del Papa), l’avvicinarsi del conclave in merito a cui le bocche rimangono serrate e tutti gli altri impegni nella Capitale (e non solo). Un’agenda fittissima, strapiena, con l’arcivescovo e presidente della Cei che continua la spola tra Bologna e Roma, a volte anche con andata e ritorno in giornata. Ieri mattina Zuppi ha concelebrato la liturgia in piazza San Pietro di fronte a 400.000 persone, tra cui 4.000 bolognesi; oggi pomeriggio alle 16 è atteso in Santa Maria Maggiore a Roma assieme agli altri porporati per un ulteriore omaggio alla salma di Bergoglio. Non è detto, però, che il cardinale non possa tornare già oggi a Bologna, magari in tarda serata: ufficialmente tutti gli impegni sotto le Due Torri sono stati annullati, ma per le 19 era prevista la benedizione del nuovo altare nella Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini. Zuppi, alla fine, non dovrebbero riuscire a essere presente, ma non è del tutto esclusa la remota ipotesi di un suo passaggio dopo gli impegni romani.
Scorrono così le giornate di don Matteo: alla giornata, appunto. A volte anche al minuto. Ieri non è arrivata nessuna ulteriore dichiarazione a seguito dei funerali di papa Francesco, dopo le pochi frasi pronunciate nei giorni scorsi e quasi ‘strappate’ dai cronisti per raccontare una settimana densa, densissima. "Sono in apnea", aveva detto Zuppi al Carlino l’altro giorno, dopo l’incontro in Curia con i sacerdoti. Poi una battuta, che aveva conquistato tutti: "Tranquilli, mi è apparso San Petronio e mi ha detto che non andrò via da qua fino a quando il Bologna non vincerà lo scudetto...".
Il cardinale si era recato a Roma dopo la notizia della morte del Papa, poi era tornato a Bologna giovedì per un summit fugace durante il quale ha visto anche l’arcivescovo milanese Mario Delpini, prima di recarsi nuovamente nella Capitale per i funerali. Neanche una parola, come detto, sulle voci che lo vedrebbero in pole position per il dopo-Francesco. L’altro giorno gli è stata donata un’icona della Madonna di San Luca, un portafortuna in vista del conclave e delle riunioni tra porporati per portare Bologna sempre con sé. E ieri, Bologna lo ha accompagnato anche durante i funerali.