Zuppi: "Pace in Ucraina, l’Unione Europa deve attivarsi"

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"Nessun conflitto si risolve con le armi". Nell’adorazione eucaristica per la pace di ieri pomeriggio nella Chiesa di San Salvatore, presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, l’arcivescovo ha ribadito che l’Europa deve assumersi la responsabilità di diventare un mediatore perché si spenga la guerra tra l’invasore russo e l’Ucraina. "Spetta all’Unione Europea assumersi questo compito – ha spiegato il porporato – perché è questo il ruolo politico che le compete nelle sedi internazionali. I nazionalismi portano conflitti, divisioni e guerre e noi vogliamo che l’Europa si mobiliti. L’Unione è nata con tanta fatica da una guerra, e adesso deve avere forza di dimostrare quello che sa e ha sperimentato: i conflitti trovano una vera pace solo attraverso i negoziati". Il presidente della Cei ha poi indicato quale cambiamento ogni persona deve fare per evitare che un popolo si senta superiore agli altri.

"Non possiamo accettare parole di indifferenza e pregiudizio perché alimentano quell’odio che dobbiamo combattere dando amore. Guardiamo all’esempio di Maria per ritrovare quell’umanità che la guerra cancella rendendoci tutti lupi. Quell’ombra arriva fino a noi e noi non potremmo mai abituarci alla guerra e al riarmo, perché l’unica vittoria è la pace. E la pace non si ottiene con le armi, ma il dramma, le difficoltà, le tante sofferenze che segnano la vita di tutti, e in particolare dei più fragili, domandano una rinnovata responsabilità per comunicare la speranza che è in noi". All’adorazione ha partecipato anche Stepan Sus, ausiliare dell’Arcivescovo Maggiore degli Ucraini Greco-Cattolici, per una veglia di preghiera che è stata fortemente voluta dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, con la Cei che ha aderito convintamente alla proposta.

Massimo Selleri

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