MASSIMO SELLERI
Cronaca

Zuppi ricorda padre Marella: "Aiutiamo i figli a rialzarsi"

Messa del cardinale nel 55esimo anniversario della morte del Beato. Festa alla Città dei Ragazzi, creata dal sacerdote per i giovani bisognosi.

Zuppi ricorda padre Marella: "Aiutiamo i figli a rialzarsi"

Il cardinale Matteo Zuppi celebra la messa in memoria del Beato Olinto Marella

Anche oggi a 55 anni dalla sua morte il Beato Giuseppe Olinto ‘padre’ Marella resta una figura scomoda. Allora il sacerdote creava imbarazzo perché chiedeva l’elemosina nei luoghi frequentati dalla ‘Bologna bene’. Oggi, invece, in una società dove i genitori tendono ad abdicare al loro ruolo di educatori, ci ricorda quali siano i compiti degli adulti verso i ragazzi.

"Guardando all’esempio del beato Marella – ha spiegato ieri il cardinale Matteo Zuppi – cogliamo l’essenza di cosa significhi essere realmente un padre. Un padre è colui che responsabilizza e che rialza un figlio quando cade. E’ sempre presente, proprio come faceva don Olinto con i ragazzi di strada che ospitava ed era sempre pronto a perdonare".

L’occasione è la festa che si è celebrata in memoria del beato nella chiesa della Sacra Famiglia situata nella Città dei Ragazzi, la realtà costruita a San Lazzaro da padre Marella per ospitare i giovani più poveri. "Una padre – ha proseguito l’arcivescovo di Bologna – è anche colui che mette tutto quello che ha a disposizione del figlio. Sappiamo che prima che venisse fondata questa realtà ospitava direttamente in casa gli orfani e chi era nella difficoltà. Non cercava per loro un altro luogo per avere uno spazio tutto suo, ma teneva aperte le porte della sua casa. In questo modo la sua casa era ancora più sua. Di fatto anticipava il paradiso perché lì noi vivremo tutti insieme senza spazi e senza proprietà, eppure noi oggi facciamo fatica a seguire i suoi insegnamenti perché ci sembra così difficile dare una casa a chi non ce l’ha".

L’ultimo pensiero riguarda una vecchia malattia che spesso contamina il volontariato. "Chi mette a disposizione il suo tempo – conclude Zuppi – per aiutare le persone che sono in una situazione di disagio non deve cadere nella tentazione del protagonismo che altro non è che una espressione del narcisismo. Si pensa che sia importante quello che io faccio quando, invece, è chi ha bisogno che deve essere messo al centro. Se non entriamo in questa ottica si rischia di dividerci mettendo in competizione i vari servizi, cosa che non succede se tutti abbiamo la stessa preoccupazione". Ai festeggiamenti il presidente dell’opera Padre Marella Marco Mastacchi, la presidente facente funzioni della Regione Irene Priolo e la sindaca di San Lazzaro Marilena Pillati.