MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Zuppi sugli abusi:: "C’è assoluto rigore"

La Chiesa sugli abusi sui minori interviene "con assoluto rigore". A scandirlo è il cardinale Matteo Zuppi al convegno ‘8x1000...

La Chiesa sugli abusi sui minori interviene "con assoluto rigore". A scandirlo è il cardinale Matteo Zuppi al convegno ‘8x1000...

La Chiesa sugli abusi sui minori interviene "con assoluto rigore". A scandirlo è il cardinale Matteo Zuppi al convegno ‘8x1000...

La Chiesa sugli abusi sui minori interviene "con assoluto rigore". A scandirlo è il cardinale Matteo Zuppi al convegno ‘8x1000 Bene comune. Per migliaia di gesti di amore e speranza’. Il presidente della Cei prende le parti della Chiesa, "anche con tutti quanti i limiti, anche se qualcuno ce li cerca anche quando non li abbiamo". Nonostante ciò, "credo ci sia un grandissimo sforzo di consapevolezza", dice l’arcivescovo tirando in ballo il tema degli abusi, su cui la Chiesa interviene "con assoluto rigore. Che ci auguriamo sia anche di quelli che hanno percentuali di abusi enormemente maggiore – punge Zuppi – . Sembra però che gli unici abusatori stiano in sacrestia". Questo "lo dico non perché non ci preoccupa – puntualizza il cardinale –. Anzi, ci preoccupa tantissimo. È che il rigore non è mai giustizialismo. Lo diceva qualche latino che ancora ragionava, che a volte diventa anche ‘iniuria’, che è molto pericolosa perché sembra anche la più giusta".

Spazio poi all’entità della Chiesa, che "è per tutti. È questa l’identità più vera, cristiana e mistica. E lo era anche Papa Francesco". Zuppi pensa a Papa Leone XIV: "In un mondo come questo, che ci sia una Chiesa in cui un signore americano che è stato in Perù diventi il Papa nostro pensando al mondo come un’unica cosa è una cosa bellissima che vale la pena di aiutare". E sull’otto per mille, "la Chiesa fa fronte a tante necessità, moltiplica il bene. Le disuguaglianze sono aumentate, ma non l’attenzione" a chi soffre. "Alle Caritas vanno sempre più italiani, anziani e in condizione di povertà cronica. Cioè sono poveri, figli di poveri. Ogni punto in meno vuol dire che facciamo meno cose. Abbiamo un contenzioso con lo Stato, certi che si risolverà".

Mariateresa Mastromarino