Bologna, l’ultimo lavoro di Camilla Sernagiotto. "Vi svelo i segreti del Dakota"

La giornalista presenta il suo volume sul misterioso edificio di New York, davanti al quale fu ucciso John Lennon, oggi al Gallery 16

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Bologna, 30 settembre 2022 - E’ stato l’ambientazione di uno dei film più celebri e ‘maledetti’ di Roman Polanski , Rosemary’s Baby , ed è stato anche il luogo di fronte al quale è stato ucciso, per motivi mai realmente approfonditi, John Lennon . È un bell’edifico ottocentesco che guarda su Central Park, il Dakota Building , al quale la giornalista Camilla Sernagiotto ha dedicato il saggio La maledizione del Dakota. Rosemary’s Baby, Cielo Drive, John Lennon e altri fatti oscuri (Arcana), che l’autrice presenta oggi al Gallery 16 (via Nazario Sauro 16, alle 18.30).

Sernagiotto, il Dakota ha fama di essere stato, e di essere ancora, un edificio ‘maledetto’.

"Sicuramente l’aura che lo circonda è quella di un luogo che ha avuto a che fare, in maniera diretta o meno, con alcuni degli episodi più efferati della storia recente americana. Ci sono state accuse di satanismo, è stato considerato casa di sette, in particolare quella del celebre occultista Aleister Crowley che, nei sotterranei del Dakota fondò la sua ‘Chiesa’, che ebbe in seguito la sua sede centrale a Cefalù, in Sicilia. E Crowley è uno dei personaggi ritratti sulla copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band , il disco dei Beatles del 1967. Ed è solo uno degli strani collegamenti che l’edificio ha avuto con la cultura pop".

L’altro è legato a Polanski.

"Il regista scelse l’hotel come ambientazione per il suo film Rosemary’s Baby e, per rendere credibili i rituali satanici della pellicola, si rivolse a un seguace delle teorie di Crowley, Anton LaVey, fondatore di una setta della quale in seguito sarà nominato reverendo Marilyn Manson . Quando la moglie Sharon Tate fu uccisa nella sua villa in California da un’altra setta di fanatici, i responsabili dissero di aver ricevuto l’ordine dell’omicidio dall’ascolto del White Album dei Beatles , ma ci furono fonti che parlarono di un’ispirazione proveniente dal Dakota".

Come si è svolto il lavoro che ha portato alla scrittura del suo libro?

"Mi sono basata sulle fonti giudiziarie, sugli atti dei processi sugli omicidi di Sharon Tate e di John Lennon, e ho poi ricostruito quello che succedeva nelle stanze del Dakota Hotel, che è stato abitato da innumerevoli celebrità del pop, da Bela Lugosi a Lauren Bacall , nella cui stanza Marilyn Monroe fece un servizio fotografico e da allora, disse, era perseguitata da allucinazioni".

Cos’è adesso il Dakota?

"Un edificio che contiene condomini di lusso, tra i più costosi al mondo, tre sono ancora di proprietà di Yoko Ono , e per acquistare una casa lì non basta una grande disponibilità economica, ma bisogna anche avere il parere positivo degli altri inquilini. La lista dei personaggi rifiutati è lunghissima, da Madonna a Melanie Griffith e Antonio Banderas . E i motivi di queste decisioni restano misteriosi".

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