Bologna, 3 marzo 2023 – "Cose da pazzi stare vicino a te / Gridarsi in faccia tutta la verità forse ci aiuterà / Spacco un piatto per sedare la rabbia confinata nel cuore / È una granata inesplosa il tuo sorriso, è una bugia / Una biancastra bugia".
Un’ironia dolceamara, quella a cui Colapesce e Dimartino hanno abituato tutti. È loro il soundtrack più innovativo nella scena musicale italiana, all’istrionico duo va il ‘Ballerino Dalla’ dedicato alla ‘Colonna sonora’. I siciliani Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, e Antonio Dimartino hanno incantato tutti con la loro ‘Musica leggerissima’, hanno regalato un tuffo rilassante con l’ultimo ‘Splash’, catturando definitivamente il pubblico con le loro ‘Cose da pazzi’, il cui incipit sembra già un vortice tra melodia ed emozioni, tra sentimento e cruda realtà.
Chi era per voi Lucio Dalla?
Dimartino: "Per i cantautori italiani rappresenta qualcosa di molto potente. Ha cambiato per sempre la canzone italiana, non solo dal punto di vista lessicale, e ancora oggi influenza la nostra scrittura".
Colapesce: "Come diciamo noi del ‘settore’: era un padre, un amico, uno zio, un parente che ora ci guarda dall’alto. ‘Cose da pazzi’ è una canzone che prende molto dal suo immaginario, soprattutto per quella parte più psichedelica e sognante".
Voi siete reduci dal vostro primo film ‘La primavera della mia vita’: Dalla era un grande amante della settima arte.
Dimartino: "Forse aveva bisogno anche lui di andare oltre la canzone, come noi. Abbiamo sempre cercato qualcosa che ci desse la possibilità di andare oltre i tre minuti e mezzo (sorride, ndr). Quando si vedeva Dalla in televisione, si intuiva subito quella voglia di raccontare la vita che ha sempre espresso nelle sue canzoni. È un personaggio che ci manca molto".
Colapesce: "Il cinema credo sia l’arte più complessa. Ci sono la parte fisica, la colonna sonora, tante cose da gestire. Lo ricordo molto volentieri nel Don Chisciotte".
"Ora vi aspetta un bel monologo di tre ore da parte nostra", scherzano durante la consegna del premio. Sul palco sono stati i mattatori della serata, prendendo per mano il pubblico che si è lasciato andare nelle vesti del coro. Hanno scherzato e riso, ricordando Dalla dall’inizio alla fine. Hanno regalato a tutti la loro ‘Majorana’, brano dal sapore siciliano tratto dall’album ‘I mortali’, e il successo dell’ultimo Sanremo: ‘Splash’. Eleganti, coinvolgenti, innovativi: colonna sonora della serata.