Bologna, 26 maggio 2025 – E’ iniziato ufficialmente il nuovo corso di Elisabetta Riva, nuova sovrintendente del Teatro Comunale che questa mattina si è presentata nel foyer Rossini. E proprio il rientro nella sede storica, fra tempi e modalità, sono al momento la priorità della manager arrivata dall’Argentina che succede a Fulvio Macciardi: rientro che secondo il programma attuale avverrà definitivamente a inizio 2027, mentre Palazzo d’Accursio ha aggiunto ulteriori 5 milioni di risorse per completare i lavori, compresi quelli aggiunti all’interno del teatro di piazza Verdi. Per quella data i bolognesi saluteranno invece il Comunale Nouveau, la sede temporanea in Fiera che, diversamente da quanto ipotizzato in passato dal Comune, alla Fiera ritorna.

La rinascita del teatro
Riva, che ha rilanciato il teatro Coliseo di Buenos Aires e da più di vent’anni lavora fuori dall’Italia, sta ora studiando i tanti dossier del teatro. Per questo, conta di “presentare la stagione del 2026 in settembre- preannuncia -, visto che alcuni titoli sono stati già impostati, ma non tutti. Del resto, ho bisogno prima di ragionare sugli spazi che avremo a disposizione e in che tempi. Il ritorno nella sede storica non sarà solo una cosa logistica, ma l’occasione di una ‘rifondazione’, di una rinascita del teatro e del legame con la città”. E se l’idea è di ampliare la programmazione e la vocazione internazionale dell’ente lirico, Riva sta costruendo ora una squadra di lavoro per arrivare alla definizione di un direttore o direttrice artistica e, in seguito, a un direttore musicale stabile.
Il sindaco Lepore: “Basta galleggiare”
"Abbiamo incontrato tutti i lavoratori del Comunale qualche giorno fa – aggiunge il sindaco Matteo Lepore – e ora comincia una nuova fase del Teatro dopo anni di ‘galleggiamento’. E anche per il Comune di Bologna che deve tornare a essere un socio, senza dover salvare il Teatro tutti gli anni: ci aspetta ora un colpo di reni nella parte gestionale”. E per questo “bisogna diversificare le attività – aggiunge- e raggiungere un pubblico ancora più vasto”. Non solo, considera Riva - che ha in mente anche collaborazioni sia con istituzioni di Buenos Aires che con altre realtà bolognesi come Musica Insieme e Bologna Festival –: “Il Comunale tornerà a essere il biglietto da visita della città, anche per i turisti”.