Gabos, tanta Bologna nei suoi fumetti

Otto Gabos, il viaggiatore dei fumetti

Otto Gabos, il viaggiatore dei fumetti

Bologna, 9 marzo 2023 – Ama girare a piedi per Bologna. Per scoprire nuovi angoli e prospettive della città che, ormai 40 anni fa, l’ha adottato. Otto Gabos – uno degli autori più poliedrici del fumetto italiano – racconta sul nostro podcast ‘il Resto di Bologna’ (scaricabile dal nostro sito e dalle principali piattaforme tipo Spotify, Google e Apple Podcast) il fascino del viaggio a fumetti.

Quello ‘fisico’, con tappe quali Cagliari, Bologna, Parigi, Berlino e New York. Ma anche quello onirico, fatto di sogni. E, infine, quello intimo, di crescita come uomo e come padre. I diversi piani di lettura si intrecciano ne ‘Il viaggiatore distante: Empire State’ (Coconino Press), secondo volume di un percorso iniziato quasi vent’anni fa. Gabos è arrivato sotto le Due Torri "con la scusa del Dams" e si è unito al gruppo Valvoline, con Brolli, Iori, Mattotti, Carpinteri e Igort. L’inizio di una lunga carriera.

Gabos, quanta Bologna c’è nei suoi fumetti?

"Moltissima. Bologna è l’ambientazione di Tobacco, investigatore con base in via San Felice: come modello, presi la casa di u amico. Poi, negli anni Novanta, con i Kappa Boys abbiamo dato vita a Mondo Naif, rivista antologica in cui dei ragazzi vivevano avventure immerse in una sorta di realismo magico sotto le Due Torri. Poi ho illustrato un romanzo di Loriano Macchiavelli con Sarti Antonio. E l’elenco potrebbe continuare".

Quanto contano i sogni nel suo processo creativo?

"Il primo incubo che feci da piccolo aveva come protagonista il diavolo Geppo, quello dei fumetti. Col tempo, ho imparato a scrivere in un taccuino, al mattino, i sogni della notte. Ma ho fatto un patto con il lettore: tutti i sogni delle mie storie, anche i più strani, sono veri".

Quali sono i luoghi di Bologna che più ami?

"Questa città è un arcipelago di luoghi del cuore. Da studente ho molto amato piazza Verdi. Ci sono poi luoghi che danno molta pace, come la salita dei portici verso San Luca, piazza San Domenico e la ‘salitona’ che porta a San Michele in Bosco. Infine, via Fondazza e via Santa Caterina. Mi piace molto visitare la città a piedi, tanto che il 28 marzo, in una iniziativa organizzata da Sala Borsa, porterò chi lo vorrà in giro per Bologna, sulle tracce de ‘I camminatori’, uno dei miei fumetti".

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